In poco meno di trenta tavole, Paolo Cossi riesce a tratteggiare il ritratto poetico di una vita attraversata sotto il segno della solitudine. Cercherò di parlarne svelandone il meno possibile, perché Benedetta merita di essere letto, scoperto e gustato pagina dopo pagina.
Nel raccontare la storia di Benedetta, detta strega, che fu bellissima da giovane, Cossi seleziona gli eventi più tragici, ma inserisce fra essi piccoli momenti, che non saprei definire se non di distrazione emotiva, intrisi di una sottile inquietudine, che evitano lo scivolamento nel patetico. Ecco che ci stiamo commuovendo e lasciando andare, quando un’espressione, uno sbotto riequilibra il nostro stato d’animo. In questo modo, la tristezza, la malinconia, il senso di disperazione non si consumano scena dopo scena, ma si depositano e li troviamo stratificati dentro di noi al termine della lettura.
È un lavoro di sintesi, quello di Cossi, che si sviluppa per momenti e scene dove tutto, parola e segno, è ridotto all’essenziale. Ogni episodio narrato ci lascia domande: che cosa è avvenuto prima? Come è potuto accadere? Non c’era veramente altra scelta? E sempre, ogni volta, la domanda alla base di tutto: è giusto tutto questo?
Come accade per tante vite sfortunate, si resta con la frustrazione di non poter cambiare ciò che è stato, non poter concedere una nuova prova (forse, quel giorno sulla malga sarebbe bastato uno sguardo, e allora…). Si può forse trovare consolazione allargando lo sguardo e cercare notizie e dati sul mondo di Benedetta: il mondo dei poveri, spopolato dall’emigrazione (che sì, è bene ricordarlo, un tempo affliggeva anche il nord-est) o, magari, quello degli accordi internazionali e delle visite mediche alla frontiera, dove le disinfestazioni erano anche consapevole umiliazione degli individui. Perché anche questo rimane: la conferma che ogni vicenda, di ciascuno, per quanto apparentemente marginale, è legata alla vita del mondo e contribuisce a definirla, perché tramite ciascuna piccola storia abbiamo l’occasione per scoprire o definire un dettaglio del mondo in cui si svolge.
Benedetta è il secondo volume della collana Carnet 107, che intende raccogliere una serie di storie brevi di Cossi ad alta intensità emotiva. Per addentrarsi nelle linee di questo progetto, si può leggere l’intervista di Ettore Gabrielli all’autore, disponibile qui .
Lavieri edizioni non gode di una distribuzione capillare, ma vale la pena insitere presso la propria fumetteria o collegarsi al suo sito www.lavieri.it.
Abbiamo parlato di:
Benedetta
Paolo Cossi
Lavieri edizioni, 2010
30 pagine, brossurato, bianco/nero – 5,80 €
ISBN: 9788896971031