Sono stato spinto all’acquisto di questo numero di Nathan Never, testata che abitualmente non seguo, dal doppio esordio presente su queste pagine di Diego Cajelli e Francesco Mortarino.
Cajelli ha deciso di ambientare la sua prima storia neveriana tra le corsie di un ospedale, dove Nathan si trova costretto ad indagare su una serie di morti troppo numerose.
La sceneggiatura del creatore di Long Wei è molto accurata, studiata, ma purtroppo ha nella spiegazione finale il suo punto debole, uno scioglimento francamente già visto e che lascia davvero poco al lettore, dopo un intreccio che era stato quantomeno sufficiente, fino a quel momento. Anche i testi sono un po’ troppo pieni, densi, e la lettura non è sempre scorrevole, rimanendo questo un “difetto” meno accentuato e alle volte indispensabile, visto la complessità meccanica di certi argomenti trattati.
L’esordio di Mortarino, interessante disegnatore che arriverà a breve anche su Orfani, è invece da promuovere a pieni voti: bello il suo stile plastico e dinamico, che riesce a non allontanarsi da un realismo utile alla leggibilità dell’albo. Notevole, in particolar modo, il lavoro di inchiostrazione.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never#296 – Metropolitan Hospital
Diego cajelli, Francesco Mortarino
Sergio Bonelli Editore, gennaio 2016
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,20€
ISBN: 977112157300160296
tammeo77
12 Febbraio 2016 a 14:31
Non sono d’accordo, numero fresco e scorrevole come non se ne vedevano da tempi. La tecnologia finalmente è presente e parte importante della storia. Bei colpi di scena. Ps. Non sono pagato da Cajelli.
la redazione
12 Febbraio 2016 a 16:25
Ah ah ah! Tranquillo, non è sufficiente un parere diverso da quello del recensore per pensare a cospirazioni e corruzione! Anzi, appreziamo comunque si intervenga in maniera comunque costruttiva nel confronto.
Comunque il giudizio espresso nella recensione non è completamente negativo (ma su questo magari ti risponderà Salvatore).
Grazie del commento, alla prossima!
Salvatore Cervasio
12 Febbraio 2016 a 20:29
Ciao! Come dicevano, la mia brevisione non è negativa, anzi, parlo bene dei dialoghi e della storia in varie parti. Semplicemente il finale non mi ha convinto, lo scioglimento mi è parso un po’ debole. Un saluto :)