Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Matteo Galasso con la sua illustrazione “La libertà dello Spazio Bianco”. Buona visione.
La libertà dello Spazio Bianco
“Per me lo spazio bianco è una contaminazione di idee. È la possibilità di raccontare e di lasciare alla mia immaginazione la libertà di muoversi senza regole o griglie così ferree da imbrigliarlo e togliergli potenza” – Matteo Galasso
Matteo Galasso
Nasce a Torino nel 1997, scopre una passione per tutto ciò che riguarda il disegno e l’arte in senso più ampio già in giovanissima età. A circa 11 anni scopre il mondo del fumetto, prima attraverso la produzione giapponese, poi quella americana, per poi evolvere il proprio gusto con la ricerca di segni e storie sempre più autoriali.
Decide di frequentare prima il liceo artistico e in seguito la Scuola Internazionale di Comics (frequentando il corso triennale di Fumetto, e quello annuale di Illustrazione Digitale) per migliorare la propria tecnica e ampliare i propri orizzonti in campo artistico.
Sempre alla ricerca di nuovi stimoli e progetti, spazia dalle storie a fumetti ai libri illustrati, fino ad arrivare a collaborazioni con artisti figurativi e non, inseguendo sempre l’obbiettivo primario di creare mondi e raccontare attraverso le immagini. Attualmente disegnatore di due fumetti, per Tunuè e Shockdom, in uscita tra il 2022 e il 2023.
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