L’empatia di The Suicide Squad, Shang-Chi verso le sale

L’empatia di The Suicide Squad, Shang-Chi verso le sale

In questa puntata parliamo di The Suicide Squad e della campagna promozionale di Shang-Chi, oltre a news dal mondo dell'animazione.

The Suicide Squad – Missione Suicida

L’uscita di The Suicide Squad – Missione Suicida ha fornito all’universo cinematografico DC Comics, attraverso il regista James Gunn, non solo un nuovo modo di guardare a quel franchise, ribaltandone completamente il format e la concezione rispetto al primo capitolo, ma anche un approccio nettamente più concentrato sulle caratterizzazione dei personaggi, approfondendone l’empatia.
Gunn lo ha fatto partendo da un presupposto che il suo predecessore David Ayer aveva anch’egli tentato di veicolare, ma non riuscendoci completamente. Se nel primo Suicide Squad, infatti, la tendenza narrativa della pellicola era quella di descrivere in primis dei supervillains e, solo in seguito, degli esseri umani con le loro personalità e i loro problemi, con il sequel il regista di Guardiani della Galassia ha puntato in primis sul fatto che questi fossero personaggi ognuno con una propria storia da presentare e un punto di vista emozionale da descrivere. Partendo da questi elementi, il fatto che questi fossero dei supercriminali rimane qualcosa a sè stante che a Gunn non interessa, se non in maniera introduttiva. Per il regista, questi personaggi restano persone particolari, che al massimo si possono definire un pò strambe o eccentriche, o dotate di particolari abilità. Ma il fulcro della storia restano le emozioni, che Gunn è riuscito a veicolare fortemente soprattutto grazie a un personaggio in particolare: Ratcatcher 2.

La villain interpretata dall’attrice portoghese Daniela Melchior è difatti risultata la sorpresa principale di questo sequel (che alla fine si può definire un completo reboot), diventando un centro di empatia che ha trovato il suo sfogo soprattutto nel finale della pellicola, grazie anche a un bellissimo flashback con Taika Waititi. L’interpretazione dell’attrice, che lo stesso Gunn nei giorni scorsi ha definito “il cuore del film”, è riuscita a emergere anche di fronte a una Margot Robbie ormai completamente in simbiosi con la sua Harley Quinn, tanto da risultare una vecchia amica che torna a fare visita agli spettatori con la sua solita indole di simpatia e follia.
Ratcatcher 2 è la chiave della visione di Gunn non solo per questo film, il cui franchise è stato rilanciato in maniera netta, ma anche per l’intero DCEU. Davanti al regista difatti si aprono innumerevoli porte, non solo per continuare con la Suicide Squad e amplificare il suo messaggio di emozioni e stranezze, ma anche per permettere alla Warner di rinnovare completamente a livello narrativo i propri film. Prendendosi alcuni rischi, come in questo caso vincente.

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Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli

A ormai due settimane dall’uscita nelle sale americane e del resto del mondo, continua la campagna promozionale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, l’atteso adattamento cinematografico sull’eroe Marvel interpretato da Simu Liu. Partita bene con due ottimi trailer, la campagna però pare essersi “addormentata” negli utimi tempi, tanto che a parte alcuni character poster e qualche spot, l’impatto mediatico pare essersi affievolito. Anche dal punto di vista dei social network le cose non vanno benissimo, con l’account twitter che, a parte la diffusione di alcuni promo che puntano fortemente sulla tematica del “retaggio familiare” del protagonista,  è fermo anche a livello di follower, appena sopra i 51mila contro i 200mila dell’account twitter di Black Widow.
In questo frangente, è l’attore Simu Liu che, con spirito di sacrificio, si sta sobbarcando l’onere di promuovere la pellicola che lo vede protagonista. L’attore in queste settimane ha decisamente aumentato i post riguardanti il lungometraggio Marvel Studios, conscio di una platea considerevole di fan che solo su twitter ne conta oltre 319mila, approffittando anche per veicolare messaggi di integrazione nei confronti della comunità asiatica di cui fa parte, vittima in questi mesi di numerosi atti di razzismo anche in seguito alla pandemia di Covid-19.
Al momento, non è dato sapere se questa “timidezza” dei Marvel Studios è data dal crescere dei casi legati alla Variante Delta negli USA, che già hanno portato la Sony a rinviare di qualche settimane il sequel di Venom, o se questa sia una strategia temporanea, visto che in passato i Marvel Studios hanno dimostrato di riuscire a costruire franchise vincenti anche per personaggi poco conosciuti.

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E’ possibile, comunque, che le cose cambino drasticamente dopo la premiere mondiale della pellicola, che mentre scriviamo è attesa per il 16 agosto.
Comunque, tra le prime iniziative di rilievo da segnalare vi è la”2Shang-Chi Challenge”, una raccolta fondi organizzata sulla piattaforma GoFundMe con l’obiettivo di permettere a 100 ragazzi americani di origine asiatica di vedere il film in una proiezione privata.

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El Santos

Il principale studio di animazione latinoamericano Ánima ha lanciato, nei giorni scorsi, una divisione principalmente dedicata ad adulti e giovani adulti, annunciando la produzione di El Santos, una versione serializzata del film del 2012 ispirato alla striscia a fumetti El Santos vs la Tetona Mendoza di José Ignacio Solórzano e Trino Camacho.
El Santos sarà ricco di azione, dai colori vivaci e animato in 2D, con un senso dell’umorismo contorto che farà da parodia molti aspetti della cultura contemporanea.
Una data di uscita non è stata ancora annunciata, ma lo studio ha evidenziato che la serie potrebbe essere perfetta per un lancio su una piattaforma streaming, oltre a essere trasmessa in quei territori (principalmente del Sud America) dove la striscia a fumetti è conosciuta.

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