Jazz Manciola immagina “Lo Spazio Bianco”

Jazz Manciola immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos’è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata a Gianluca Manciola, in arte Jazz Manciola.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Jazz Manciola con la sua stupenda  illustrazione “Blast“. Buona visione.

Blast

“Nello spazio bianco si rompe il tempo, ciò che è pieno e continuo collassa e, con una sospensione, si annulla la realtà per riprenderla un attimo più tardi, cambiata. Oppure si spezza lo spazio stesso, e allora si possono guadagnare kilometri e kilometri in pochi millimetri di bianco ( o di nero, per chi appiccica le vignette).  Lo spazio vuoto, in genere è lo spazio salvo, o meglio, delle possibilità. In architettura è proprio quello lo spazio di valore: ci si cimenta nel costruire i bordi del vuoto. Anche nel fumetto, lo spazio bianco è lo spazio della vita, tanto che, senza spazio di rottura, senza stacco, non c’è fumetto.

Io sto qui, poi c’è il bianco e di la un altro mondo di cui sento il rumore. E dietro idem. Follie a ripetizione, intrappolate nello spazio bianco” –  Jazz Manciola

Jazz Manciola

Gianluca Manciola nasce per scherzo il primo aprile 1991 a Macerata. Vive e pasteggia ad acqua e vino nelle colline marchigiane intorno Morrovalle, guadagnandosi l’appellativo di Jazz. Frequenta l’istituto statale d’Arte dove incontra il manipolo di artisti con cui fonderà il gruppo CZBBL, collettivo che aveva come primo scopo quello di disturbare i momenti di ricreazione nei vari istituti superiori della città.
Trasferitosi a Milano, si perde nel mondo dell’architettura rinsavendo solo alla fondazione di Rotto In-cubo, rivista on-line di satira architettonica. Attualmente lavora come illustratore e concept artist presso lo studio Mammafotogramma, studio che ibrida stop-motion e interaction design. Dal 2014 autoproduce libri di illustrazione e fumetti che vende  con non poco disagio, in giro per l’Italia ai vari festival di disegno.
A Milano organizza AFA, Autoproduzioni Fichissime Andergraund, raduno di artisti, fumettisti e folli. Rinchiuso nella sua tana meneghina, continua a progettare babilonie.

CONTATTI

https://www.instagram.com/jazzmanciola/

https://www.facebook.com/gianluca.manciola

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