Dal 16 settembre Centauria pubblicherà FeministArt, testi di Valentina Grande e immagini di Eva Rossetti, che si sono già fatte conoscere, insieme, per Il mio Salinger (Becco Giallo) e, nel caso di Valentina, anche per Raymond Carver (ancora Becco Giallo).
FeministArt
Il libro parte con un accenno agli anni Sessanta e si immerge poi negli anni Ottanta, quando l'arte Femminista vive il suo momento di fulgore e affermazione. Valentina ed Eva raccontano, in particolare, le vicende artistiche e biografiche di Judy Chicaco, Faith Ringgold, Ana Mendieta e delle Guerrila Girls, quattro grandi protagoniste che, oltre a rappresentare la chiave di volta del movimento, hanno ispirato il lavoro di donne come Marina Abramović e Yoko Ono, ma anche, per certi versi, la produzioni di certi street artist.
Il loro lavoro segna il superamento dei tabù legati all'identità e al corpo della donna e riesce a travalicare il discorso di genere per riflettere, in modo più ampio, anche su quello di marginalità, legato, ad esempio, alla razza e all'integrazione. Ecco, allora, che nel fumetto si accende un mondo fatto di stoffe segnate da storie e immagini di resistenza, di fiori seducenti, di nudità amalgamate alla natura selvaggia, di manifesti denuncia che invadono le strade e risvegliano le coscienze grazie a un gruppo di donne mascherate e imprendibili.