El Gufo immagina “Lo Spazio Bianco”

El Gufo immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos'è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata al fumettista e illustratore Gabriele Melegari in arte El Gufo.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Gabriele Melegari in arte El Gufo con la sua  illustrazione “Un’astronave a forma di pagina”. Buona visione

Un’astronave a forma di pagina

Per me lo spazio bianco è quella sostanza mollusca simile allo spazio-tempo descritto da Einstein: le immagini che ingloba lo modificano e lo piegano, in base alla loro gravità. Lo spazio bianco è anche ciò che da struttura alle immagini e permette di viaggiare attraverso di esse, non importa il tempo o il luogo che raccontano.
Lo spazio bianco quindi è lo spazio-tempo delle immagini, ed è il mezzo attraverso cui possiamo esplorare infiniti nuovi mondi. Questo mezzo è come una nave spaziale a forma di pagina, che racchiude delle vignette che possiamo esplorare. Ho rappresentato quindi la mascotte di Lo Spazio Bianco, il passeggero più adatto in quest’occasione, che esce dalla sua nave spaziale a forma di pagina, che ogni giorno lo porta a esplorare mondi nuovi e storie mai viste. Il viaggio vi attende, ma a vostro rischio e pericolo – El Gufo

lo spazio bianco

El Gufo

Gabriele Melegari in arte El Gufo è pittore, disegnatore e fumettista sgangherato, classe 1996, nasce e vive a Carpi nella bassa Modenese, terra di salame, vino e pantere fantasma. Da disegnatore maniaco quale è frequenta il liceo artistico “A.Venturi” di Modena, dopo, non sapendo dipingere, si iscrive all’accademia di belle arti di Firenze, indirizzo pittura, poi, non sapendo fare fumetti frequenta L’accademia di Bologna, indirizzo Linguaggi del Fumetto. È presto per dire se abbia imparato qualcosa o meno, ma si diverte tanto, questo è certo.
Insieme a bravi amici dell’accademia di Bologna, fonda la rivista autoprodotta LISCA Fumetti Selvatici e l’omonimo collettivo, con due numeri pubblicati e altri progetti singoli all’attivo. Realizza un fumetto per il libro collettivo GRAPH YOUR NOVEL organizzato dal Gruppo Umana Solidarietà di Macerata. Partecipa come illustratore al progetto TINA, libro artistico collettivo per raccontare l’Antropocene. Si specializza in live painting e performance visive-sonore realizzate principalmente presso l’hangar artistico Rosso Tiepido di Modena, il Teatro delle Passioni di Modena, il Festival Antifascista di Carpi. Attualmente sta scrivendo e dipingendo un fumetto che chiamerà Oltre Nettuno. Se sopravvive.

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