Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Roberto Grossi con la sua illustrazione “Laggiù/Out there”. Buona visione.
Laggiù/Out there
“Uno spazio bianco è un salto temporale, l’attimo in cui immagini o cogli qualcosa. Uno squarcio che si apre improvvisamente, un mondo lontano che ti chiama, la possibilità di una bellezza, una rivelazione. L’importante è non distrarsi troppo dalla guida” – Roberto Grossi
Roberto Grossi
Architetto, illustratore, autore di fumetti, vive e lavora a Roma. le sue opere sono apparse su diverse riviste e quotidiani, tra cui Pulp Comix, Blue, BlueDerive, Derive e Approdi, Il manifesto, Animals e riviste-libro come Squame, B Comics e Galago in Svezia.
E’ stato uno degli illustratori del quotidiano Liberazione e del settimanale Carta. Nel 2014 il suo primo libro come autore unico 3boschi, ha ottenuto la “Menzione speciale autoproduzione” al Premio Cosmonauti del festival Tra le Nuvole. Nel 2017 ha pubblicato per Coconino Press il graphic novel Il grande prato, e nel 2018 l’albo HIC, per la collana Fumetti nei Musei, realizzata da MIBACT e Coconino Press, vincitrice del Gran Guinigi per la migliore iniziativa editoriale a Lucca comics &games 2018.