Forti della loro nuova, possente corazzata spaziale, Shiki e compagni proseguono le loro peregrinazioni tra le stelle, per superare i confini dello spazio conosciuto e trovare la divinità cosmica conosciuta come Mother. Per poterlo fare, però, è necessario prima trovare quattro speciali androidi, un tempo servitori del Re Demone, così da riportare la nave alla sua piena potenza.
Dopo due volumi introduttivi, la narrazione assume ora una direzione più definita e ad ampio respiro, andando a illustrare gli obiettivi che guideranno le azioni dei protagonisti nel medio-lungo termine. Per il momento Mashima decide di tenere, nei confronti dell’intreccio, un approccio estremamente cauto, rinunciando del tutto ai colpi di scena, in favore di un incedere lineare e prevedibile. Nonostante ciò, comunque, Edens Zero si dimostra ancora una volta una lettura piacevole e capace di divertire, grazie al tono leggero e brioso con cui vengono narrate le vicende e all’introduzione di nuovi personaggi piuttosto convincenti. Questi, pur mancando di un reale approfondimento psicologico, sono dotati di peculiarità, caratteriali o di design, in grado di renderli riconoscibili e di far guadagnare loro la simpatia del lettore.
È in questo volume, inoltre, che la predilezione dell’autore per il fanservice raggiunge la sua massima espressione, laddove egli riesce a elaborare dettagliate giustificazioni narrative per denudare senza ritegno frotte di procaci donzelle, in un tripudio di natiche al vento e inquadrature ammiccanti.
Abbiao parlato di:
Edens Zero #3
Hiro Mashima
Star Comics, ottobre 2019
192 pagine, brossurato, b/n – 4,90 €
ISBN: 9788822615442