Dieci autoproduzioni 2024 da Mecenate Povero

Dieci autoproduzioni 2024 da Mecenate Povero

Mecenate Povero indica alcuni dei titoli autoprodotti del 2024 da recuperare.

Chi ha fame di fumetti sperimentali, autentici o semplicemente “diversi” troverà soddisfazione in quel mondo sotterraneo e nascosto che è l’autoproduzione: tra i banchetti delle Self Area, nei piccoli festival indipendenti e in qualche negozio online negli angoli più remoti dell’internet si trovano titoli nati senza compromessi, con storie, tematiche e stili di disegno che difficilmente si trovano in libreria.
Keefer e Vanessa di Mecenate Povero, il progetto di riferimento per l’autoproduzione italiana che il 21 dicembre festeggia i 1000 fumetti raccolti nel proprio archivio, consigliano 10 fumetti autoprodotti che incarnano appieno lo spirito di questo universo (che è piccolo solo in apparenza): opere stampate, distribuite e proposte direttamente dalle mani di chi le ha immaginate, scritte e disegnate. Questo articolo non vuole essere una selezione dei fumetti migliori, ma una lista di suggerimenti che può essere un buon “punto di partenza” per chiunque voglia ampliare il proprio orizzonte e scoprire la vitalità e la libertà espressiva dell’autoproduzione.

La Seconda Luna di Alessandro Benassi, Federico Galeotti e Matteo Polloni (Amianto Comics)

⇒ Keefer Brivio

La Seconda Luna

È il 1969, l’essere umano sbarca sulla Luna. Chiunque ricorda quel momento e le parole pronunciate da Armstrong, che lo hanno reso un’icona mondiale. Non era solo però, giusto? No, con lui è sceso dallo shuttle anche un altro astronauta, Buzz Aldrin. L’“altro”.
Immaginate vivere tutta la vita in proiezione di quel momento: una volta passato e tornato a casa, cosa rimane? Sicuramente il buio dell’ombra di Armstrong, che non ti si toglie di dosso. Magari anche la depressione, l’incapacità di relazionarti con le persone che hai accanto. Forse non riuscirai mai più a guardare il cielo nello stesso modo. Scriverai un libro per bambini, per esorcizzare questi sentimenti, o magari non lo farai per davvero.
La Seconda Luna è una riflessione su questa figura tormentata. È un fumetto, un libro illustrato, un collage. È l’unione di tre autori. È una lettura che, vi assicuro, non dimenticherete.
UNO E TRINO

Lapis Blue di Barbara Mazzi

⇒ Vanessa Maran

Lapis Blue

Di solito quando le persone si guardano allo specchio, si trovano brutte e imperfette: non è quello che succede ad Aina, la protagonista di questo sci-fi/horror, che ha invece un riflesso bellissimo. Fin troppo, ed è questa la cosa inquietante.
Ma non è solo questo a tormentare Aina: mentre i suoi colleghi mirano a una vita migliore e non vedono l’ora di scoprire cosa l’universo ha in serbo per loro, lei è come bloccata: non riesce a immaginare il proprio futuro, nero come lo spazio profondo in cui è immersa. Lei vorrebbe continuare a ripetere sempre le stesse azioni a cui è stata abituata fin da piccola, nella rassicurante certezza che le sue giornate saranno sempre tutte uguali. Ma chi è la vera Aina? Quella che non vorrebbe mai cambiare o il suo riflesso perfetto, proiettato verso il futuro?
Lapis Blue non dà una risposta ai nostri dubbi ma ci lascia da soli nel baratro delle nostre angosce.
FANTASCIENZA ESISTENZIALE

Sponde di Francesco “Guitar_Boy” Panatta

⇒ Keefer Brivio

Sponde

Un mare. Due sponde. Due gruppi di ragazzini, uno da una parte e uno dall’altra. Due universi paralleli e distorti. Dei grossi uccelli sorvolano le due sponde, portando la “polvere di stelle”. Dei droni, invece, le pattugliano.
Sulla prima sponda, tre ragazzini trovano un occhio umano portato dal mare. Sulla seconda, tre ragazzini scappano dalla “militia bulli”. Sponde è un fumetto onesto, graffiante, rimane addosso e risuona nelle orecchie come il testo di una canzone punk-hardcore.
BREVE MA – ESTREMAMENTE – INTENSO

Balumaca Francesco Pelosi e Alpraz (Sputnik Press)

⇒ Vanessa Maran

Balucama

Il mondo è (fin troppo) pieno di interpretazioni di fiabe, ma poche vi segneranno come questa. Lo spunto è la storia di Cappuccetto Rosso, ma anche un fatto di cronaca italiano: nasce così Balucama (BAmbina + LUpo + CAcciatore + MAmma), un racconto fatto di personaggi che si muovono in uno spazio/tempo indefinito, come accade nelle fiabe, ma che agiscono in un contesto fin troppo reale in cui è il patriarcato a muovere i fili. Il finale vi trapasserà da parte a parte e vi pietrificherà come altre “fiabe dark” non riescono (e non vogliono) fare.
Incredibile lo stile di Alpraz, che mette in scena un mondo sospeso, inquieto e oscuro.
C’ERA UNA VOLTA UN TRAUMA

Il Cantico delle Braci di AA.VV. (Ragdoll)

⇒ Keefer Brivio

Il Cantico Delle Braci

Girando tra i banchetti delle aree Self di quest’anno è impossibile non rimanere catturati da questo fumetto: grande formato orizzontale, copertina dai colori infiammati con inserti dorati e uno sguardo di un personaggio femminile, duro ma con un’amarezza di fondo. Leggendo il volume conosceremo quel personaggio e seguiremo un percorso che, attraverso la stregoneria, ci farà perdere la fede in Dio.
Sono tanti l3 autor3 di questo volume, tra cui troviamo anche nomi molto noti, e ognun3 va ad aggiungere un tassello a un mosaico esteticamente incredibile. Si sperimenta con l’impaginazione e con la fusione di stili, e si ritrova tutta la creatività di un mondo libero da vincoli come quello dell’autoproduzione.
MAGICO E BLASFEMO

BAMBINƏ MATTE n. 2 AA.VV. (Catapecchia Editrice)

⇒ Vanessa Maran

Bambin Matte

Prosegue il progetto curato da Percy Bertolini dedicato alle “bambinə matte” e all’infanzia di persone che sono marginalizzate perché desiderano cose diverse da quelle che la società vorrebbe imporre a loro: anche solo indossare i sandalini che si preferiscono o chiedere il costume da carnevale che si vorrebbe indossare diventa un problema. E sono proprio i costumi, le maschere e i vestiti il tema di questa seconda fanzine. Cosa vuol dire travestirsi? Come la società vuole che ci travestiamo? Come vogliamo travestirci noi?
In un contesto sociale ed editoriale in cui titoli di questo tipo difficilmente vedrebbero la luce, Bambinǝ Matte n. 2 è un esempio di autoproduzione che si prende il proprio spazio con la carta e con l’inchiostro, invece che con le unghie e con i denti. Inoltre contiene alcune delle storie brevi più belle di quest’anno e sarebbe proprio un peccato perderselo.
L’OPPRESSIONE INIZIA DA BAMBIN3

Imaginary Club di Pablo Cammello (Trincea Ibiza)

⇒ Keefer Brivio

Creator: Gd Jpeg V1.0 (using Ijg Jpeg V62), Quality = 100

In un mondo in cui la velocità di produzione di contenuti è in costante accelerazione e in cui le major sfruttano i propri titoli all’inverosimile dando alla luce spinoff, prequel e sequel, Cammello va controcorrente e ci propone un nuovo tassello del mondo di Tumorama, dopo svariati anni dai due precedenti volumi.
Se non conoscete Tumorama però nessun problema: Imaginary Club è leggibile tranquillamente a sé stante. Il volume inizialmente è episodico: ci vengono raccontate varie disavventure di Tumor Boy, del suo amico Rubens e del cane Plutarco, tra complottisti “no gravidanza”, scontri tra gang rivali canine e amici immaginari che ti squattano casa.
Con l’introduzione di B la trama diventa più complessa e profonda: sarete pront3 a scendere nell’oscurità di un tumore facciale maligno? Chissà, potrebbe essere il posto più strano in cui trovare lati di voi stess3.
I TUMORI HANNO FATTO ANCHE COSE BUONE

Chiodi di garofano diADThella (Alambicco Comics)

⇒ Vanessa Maran

Chiodi Di Garofano

Prendete una lunga estate noiosa, un monotono paesino di campagna e due ragazze che non hanno di meglio da fare che escogitare un modo di uccidere il loro inquietante vicino di casa: otterrete Chiodi di Garofano, che poi è anche uno degli ingredienti per realizzare una pozione mortale. Questo fumetto sbloccherà almeno un ricordo in chi da giovane giocava ai detective, alle spie o a qualche letale libera professione, per rendere almeno un po’ più interessante la vita di tutti i giorni.
L’autrice usa in modo originale il medium “fumetto” e i suoi elementi caratteristici, evocando la presenza angosciante del vicino in ombre e paesaggi, citando manuali di botanica, fondendo parole e disegno, realizzando una storia con un bianco e nero che non lascia indifferenti. Lo leggerete in pochi minuti, lo rileggerete più e più volte!
OMICIDI SCACCIA-NOIA

Bandidas di AA.VV. (c/rude)

⇒ Keefer Brivio

Bandidas

Nel nuovo antologico del collettivo c/rude, le cinque autrici raccontano cinque storie di vendetta femminile. Si va dalla rabbia delle ragazze di un calendario Pirelli, estratte da quella cornice che le inquadrava come semplici elementi estetici, alla liberazione di un elefante e una giraffa, con tutto ciò che questo può significare. È un fumetto che fa rumore, un fumetto militante. Impossibile nel panorama dell’autoproduzione di quest’anno non sentire questo grido di ribellione transfemminista.
NON UNA (VENDETTA) DI MENO

Inabisso di Amos Di Toma (Collettivo Canederli)

⇒ Vanessa Maran

Inabisso

L’autore ci porta in un tempo remoto e fantastico che ha la stessa sostanza di un mito perduto e poi ritrovato. Il protagonista è Azimarto, un giovane mago che viaggia di isola in isola per visitare tre maghi saggi, emarginati dal resto del mondo da un misterioso mare nero. I toni fiabeschi della storia sono evidenziati ancora di più dalla tecnica particolare usata da Amos Di Toma, una sorta di “mosaico digitale” che porta chi legge indietro nel tempo fin dalla prima vignetta. Inabisso diventa così un viaggio affascinante che farà evadere chi legge alla scoperta della meraviglia più misteriosa di tutte: l’ignoto.
MAGIA FATTA MOSAICO

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