Black Science #3: l’amaro calice delle multiesistenze

Black Science #3: l’amaro calice delle multiesistenze

Procede inesorabile e rocambolesca Black Science, la saga fantascientifica di Rick Remender e Matteo Scalera ideata per la Image, giunta al terzo volume.

Black Science CoverIn questo terzo volume di Black Science ad opera dei suoi due creatori, Rick Remender e Matteo Scalera, continua la deriva fra gli universi dei dimensionauti guidati dallo scienziato anarchico Grant McKay, colpevole di aver creato un “pilastro” (ovvero una macchina in grado di attraversare i mondi del multiverso), ma di non aver compreso la pericolosità dell’effetto farfalla che poteva scatenare con questi viaggi. Insieme alla sua famiglia e ai suoi più stretti collaboratori McKay è ora perduto fra gli universi, mentre il gruppo è sempre più diviso e sconfitto nell’anima a causa di rancori, tradimenti e vecchie ferite che mettono alla prova i protagonisti, costringendoli a dolorosi regolamenti di conti con loro stessi e gli altri.

Come i due precedenti cicli, Caduta eterna e Benvenuto, nessundove, anche questo Orizzonte di fuga è carico di colpi di scena e cliffangher mozzafiato al termine di ogni episodio. I due autori spingono il motore al massimo, non lasciando al lettore quasi il tempo di respirare o di ragionare su ciò che  sta leggendo. Una serie concitata di amare riflessioni dei vari protagonisti si alterna inesorabilmente a fughe e azioni estreme, esplosioni, conflitti famigliari, morti improvvise.

Rick Remender sa certamente come catturare l’attenzione del pubblico, costruendo trame intelligenti e avvincenti, senza mai appoggiarsi troppo a facili spacconate o violenze gratuite e spettacolari tipiche di certo fumetto anglo americano (cfr. Mark Millar), ma mantenendo uno stile incalzante e che “prende”, da serie tv.

Grant

I disegni di Matteo Scalera, sempre più veloci e dinamici, vedono qui ammorbidire i suoi tipici chiaroscuri graffianti, grazie all’apporto di Moreno Dinisio, il nuovo colorista che ha sostituito Dean White. Forse anche per questo il tratto sembra tornare leggermente verso lo stile cartoon delle sue prime prove, mantenendo però intatta la carica emotiva dei personaggi e lo straordinario impatto visivo.

Fondendo con naturalezza la contemporaneità plastica di autori come Sean Murphy con le grandi lezioni passate di Alberto Breccia o Jorge Zaffino, con le loro ombre e luci così possenti, il lavoro di Scalera è accattivante e raffinato allo stesso tempo, confermandolo come uno dei giovani disegnatori più dotati per il genere.

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Nel complesso questo terzo volume risulta un po’ meno incisivo dei precedenti, quasi fosse – pur apportando svolte importanti al racconto – un ciclo di transizione, nel quale i personaggi acquisiscono differenti consapevolezze utili per sviluppi futuri. Ne risente un po’ anche la schematicità del narrato che, dopo la sorpresa del primo ciclo (più volto ad introdurre il lettore nell’universo della scienza nera e a spiazzarlo con i suoi ritmi), e la sarabanda di mondi, creature e rivelazioni del secondo, in questo terzo sembra non fare altro che confermare un rassicurante e funzionale mood.

Le riflessioni sulla scienza nera e sulla fame dell’uomo – di potere, di conoscenza, di riconoscimento, di affetto, a seconda dei casi – procedono senza aggiungere nulla di più a quanto detto finora ma lasciando presagire, sul finale del volume, inquietanti sviluppi.

Uno dei pregi maggiori dell’opera rimane l’aver creato personaggi profondamente umani, rendendo molto labile il confine fra giusto e sbagliato, permettendo così al lettore di potersi identificare, nel buio intimo e segreto della sua anima, con gli egoismi e gli errori dei vari protagonisti e di sentirsi poi assolto, anche solo per un attimo, dai loro sprazzi di generosità ed eroismo.

Abbiamo parlato di:
Black Science #3 – Orizzonte di fuga
Rick Remender, Matteo Scalera, Moreno Dinisio
Traduzione Leonardo Favia
Bao Pubblishing – maggio 2016
136 pagine, brossurato, colori – 14,00 €
ISBN: 9-788865-436196

Riferimenti:
Image Comics
Bao Publishing
Matteo Scalera su Instagram

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