Y: the last man si conferma con il terzo volume una delle serie americane maggiormente appassionanti ed avvincenti. Il fumetto ideato da Brian K. Vaughan e Pia Guerra per la sempreverde linea Vertigo a prima vista può apparire un prodotto qualunque dell’editoria americana. E in un certo senso è un’affermazione che contiene una parte di verità, se non che questa serie ha un qualcosa in più che la distingue dalle altre centinaia che mensilmente vengono pubblicate negli States, e cioé l’idea di base, semplice ma molto potente: Yorik Brown, il protagonista, è l’ultimo maschio sulla terra, sopravvissuto ad una misteriosa epidemia e che quindi viene considerato la speranza per la ripopolazione del pianeta. Un’intuizione che, sfruttata con arte e sapienza, tiene il lettore incollato fino al termine di ogni volume, con storie molto lineari e di matrice avventurosa. In questa saga possiamo azzardare che esista qualche riferimento, tra le righe, al glorioso e rimpianto Preacher, soprattutto per l’ambientazione on the road di un’America periferica e rurale e per l’essenzialità del disegno, ma non certo per le tematiche trattate e per le situazioni estreme col le quali la coppia Ellis e Dillon infarciva le loro storie. E infatti, in questo terzo appuntamento, il nostro prete preferito viene omaggiato in modo inequivoco e che sta a voi scoprire come (Alberto Casiraghi).

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