Sandman rientra in quella ristretta cerchia di fumetti per i quali non serve presentazione: la serie di 75 numeri ideata e scritta da Neil Gaiman a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, incentrata sul Signore dei Sogni Morfeo, è un fulgido esempio di successo di pubblico e critica che dopo trent’anni non accusa il passare del tempo.
Oltre alla serie regolare, Sandman ha goduto in più occasioni di uscite speciali, soprattutto in concomitanza con gli anniversari: per il decennale uscì infatti Cacciatori di sogni, un racconto illustrato da Yoshitaka Amano, mentre per il ventesimo compleanno la stessa opera venne adattata in forma di fumetto da P. Craig Russell.
È in occasione del venticinquesimo anniversario, però, che è stato varato il progetto più interessante: Sandman Overture, una miniserie di sei numeri interamente sceneggiata da Gaiman e disegnata da J. H. Williams III, ambientata precedentemente rispetto a quanto raccontato nella serie canonica, che rappresentava quindi qualcosa di più di un semplice one-shot celebrativo e segnava invece un ritorno corposo del creatore del personaggio nella sua mitologia.
Neil Gaiman e la DC Vertigo hanno però voluto alzare ulteriormente la posta nel 2018, in coincidenza con i 30 anni dall’inizio delle avventure di Sogno, varando quattro testate direttamente connesse a quell’immaginario, l’ufficializzazione di un universo narrativo in seno all’etichetta autoriale della casa editrice di Burbank, dove per la prima volta Gaiman avrebbe solo supervisionato lasciando le sceneggiature ad altri autori: nasce così il Sandman Universe.
L’universo dei sogni
Nel Regno del Sogno si stanno verificando strani fenomeni, a partire da misteriose crepe che tagliano il cielo e che allarmano gli abitanti. Come se non bastasse, Daniel – l’attuale incarnazione di Morfeo – è in viaggio e non risponde allo speciale specchio che dovrebbe servire come canale di comunicazione per contattarlo. Il bibliotecario Lucien incarica quindi il corvo Matthew di volare attraverso il tessuto dei sogni fino al mondo della veglia per rintracciare il loro signore.
L’incipit dell’albo introduttivo alle quattro serie del Sandman Universe è di certo interessante, sfruttando elementi classici nella narrativa seriale d’intrattenimento: un mistero intrigante che sconvolge lo status quo e un viaggio alla ricerca del protagonista/eroe che potrebbe risolvere la situazione.
Spunto che non trova ovviamente risoluzione, essendo questa storia niente più di un prologo al progetto complessivo, introducendo elementi e personaggi pronti per essere sviluppati nelle relative testate.
Se quindi la sua effettiva incompiutezza non può essere valutata come un vero e proprio difetto, dovendo approcciarsi alla storia non come a un’opera finita ma come a un preambolo, si può però rilevare che il fumetto appare troppo frammentario nel suo insieme.
Vuoi per l’averlo strutturato come una cornice all’interno della quale si aprono tre “finestrelle”, che rappresentato le altre tre serie, vuoi per aver affidato ciascuna di queste parti ai rispettivi autori che si occupano dei singoli progetti, durante la lettura di Sandman Universe #1 è forte l’impressione di aver visto un mix di scenari e situazioni solo labilmente correlati tra loro dalla trama generale, rappresentata dalla missione intrapresa da Matthew che nella sua ricerca incontra man mano i protagonisti che popolano la nuova costellazione narrativa legata al Regno del Sogno.
È come osservare una carrellata di quello che il lettore si prepara a leggere in quegli imminenti albi, mossa funzionale ma con un risultato finale poco coeso e unitario.
Scorci del Sandman Universe
Mattatore del volume è Simon Spurrier, che ha sceneggiato la lunga parte introduttiva e le ultime tavole; non è un caso, dal momento che è il responsabile di The Dreaming, che si preannuncia come la testata principale del lotto, concentrandosi su Lucien e sulla situazione nel Regno ora che Daniel è irrintracciabile. L’introduzione di un nuovo personaggio dotata della rara capacità di muoversi tra sogno e veglia, Dora, è forse l’elemento più genuinamente interessante di tutto l’albo, perché emerge anche con poche scene a disposizione, incuriosisce e attira l’attenzione. I disegni di Bilquis Evely appaiono dettagliati nella rappresentazione dei personaggi e più fantasiosi e “sperimentali” quando vengono visualizzate le ambientazioni, con una costruzione della tavola che non disdegna vignette dai bordi irregolari e ondulati o splash-page nelle quali si articolano diverse scene consequenziali in maniera fluida, il tutto aiutato dall’intervento del colorista Mat Lopes.
Il character design di Dora, poi, ricorda molto la classica iconografia dei personaggi di genere fantasy.
Il viaggio del corvo ci porta poi ad avere un assaggio della vita di Tim Hunter, protagonista di The book of magic. Kat Howard scrive poche pagine ma sufficienti per inquadrare il tono tutto sommato quotidiano delle vicende di un ragazzino che deve barcamenarsi tra la scuola e un primo interesse amoroso, nelle quali si inserisce comunque il suo destino da mago e l’ambigua figura della sua nuova insegnante. Elementi interessanti anche se troppo abbozzati, per ora, ma lo spezzone dedicato al giovane è caratterizzato da un buon ritmo narrativo e dai disegni molto concreti di Tom Fowler, sia per quanto riguarda il tratto dalla china spessa sia per la gabbia regolare delle tavole.
Si arriva poi a dare un primo sguardo alle atmosfere di The House of Whispers, curata da Nalo Hopkins, dove conosciamo la dea Erzulie e iniziamo a intravedere le sue trame, che sembrano riguardare una certa famiglia di New Orleans tutta al femminile. La breve presentazione suggerisce ben poco di quanto può riservare la serie, ma forse proprio per questo appare tanto più affascinante.
Dominike “Domo” Stanton compone le tavole in maniera ricca di inventiva, giocando con gli elementi presenti in scena per incastrare le vignette le une accanto alle altre, e presenta uno stile morbido e dinamico, vicino all’animazione.
È l’unico progetto del lotto che non ha un illustre precedente alle spalle, e proprio per questo quello più libero e dalle maggiori potenzialità di sviluppo.
Infine, la parte dedicata a Lucifer è quella più deludente: Dan Watters imposta il passo della serie e l’obiettivo che in essa muove il protagonista, ma il tutto avviene attraverso un lungo monologo-spiegone del personaggio principale che appesantisce la lettura. Il tratto etereo, molto vicino a certe influenze dark fantasy, di Max e Sebastian Fiumara abbellisce quella parte, pur rendendola poco scorrevole in alcuni passaggi.
L’edizione italiana
RW Lion presenta un buon brossurato, che oltre alla storia ospita anche alcuni approfondimenti su Sandman Universe, le storyline e gli autori coinvolti tratti dal terzo numero della rivista DC Nation. L’introduzione di Neil Gaiman in cui racconta la genesi di questa nuova avventura, le sensazioni degli sceneggiatori e disegnatori arruolati nel progetto, un paio di dietro le quinte simpatici permettono di avere una visione più completa del progetto e costituiscono un bel corollario al fumetto.
Non mancano anche alcuni interventi di Elena Pizzi, come da sua abitudine concisi e puntuali, e introducono al mondo di Sandman e fanno una buona sintesi sul contenuto delle quattro testate che stanno per partire anche in Italia, ospitate tutte insieme nell’apposito antologico.
Completa il quadro un’affascinante cover gallery che riesce a trasmettere bene le atmosfere tipiche del mondo di Morfeo, che invero non sempre sono rimaste intatte all’interno di Sandman Universe #1. L’albo rimane comunque un’opera più che sufficiente, anche se – checché se ne ne dica – difficilmente apprezzabile da chi non ha mai letto il Sandman originale. Difetta quindi nel suo rendere necessaria la conoscenza di quanto accaduto prima e di quanto accade successivamente, e soprattutto nel suo costituire un’unione forzosa di storie parallele, ma tra alti e bassi restituisce una piccola parte delle sensazioni date dall’immaginario creato trentun anni fa da Gaiman.
Abbiamo parlato di:
Sandman Univese #1
Neil Gaiman, Simon Spurrier, Kat Howard, Nalo Hopkinson, Dan Waiters, Bilquis Evely, Tom Fowler, Dominike “Domo” Stantos, Max Fiumara, Sebastiano Fiumara, Mat Lopes
Traduzione di Giovanni Palilla
RW Lion, maggio 2019
64 pagine, brossurato, colori – 7,95 €
ISBN: 9788829302673