Loaded Bible

Loaded Bible

Tim Seeley, Nate Bellegarde Edizioni Arcadia, mar. 2008 - 48 pagg. col. bross. - 6,00euro

Loaded BibleUn titolo particolarissimo questo Loaded Bible. In un futuro alternativo, una guerra nucleare ha decimato la popolazione mondiale, e l’umanità deve vedersela sia con il rischio della sua estinzione, sia con il popolo dei vampiri che, rivelatosi agli uomini, si gioca con loro la sopravvivenza. L’uomo ha pero’ un salvatore dalla sua, anzi Il Salvatore: Gesù Cristo, combattente abilissimo e guida spirituale della Chiesa della città fortificata di Vatican City. Ma non tutto è come sembra, e Gesù lo scoprirà grazie all’aiuto interessato dei suoi nemici: la verità, così come la conoscono lui e la popolazione ingannata da una chiesa opportunista e totalitaria, si svelerà piena di tragiche bugie.

Le prime pagine potranno sembrare fin troppo veloci, e la critica alla società americana ivi contenuta potrà apparire ingenua, superficiale. Non fermatevi comunque nella lettura, provate ad andare avanti; vi aspetta un buon fumetto d’avventura, ma anche critiche sociali crude e piccanti, che ricordano un po’ quelle proposte da Chuck Palahniuk nei suoi libri, soprattutto quelle portate dallo scrittore americano al fondamentalismo religioso in uno dei suoi libri meglio riusciti, Survivor. In ogni caso, se ricercate eleganza e raffinatezza, cercatele altrove. Loaded Bible non insegue la ricercatezza o la critica sociologica, nello scagliarsi violentemente contro religioni fondamentaliste e media da coretti greci: quella che esce dal volume è più che altro una visione divertente e divertita, piuttosto “caciarona”, quella che sembra essere una critica da “uomo del popolo”, una polemica che potremmo fare tutti noi.

Le critiche più sentite sono sicuramente quelle religiose, ma anche la società dei media non è risparmiata. Seeley, tratteggia la figura di un Gesù combattivo, violento con i vampiri e affettuoso con il popolo, una figura praticamente schiava di un destino al servizio della chiesa creata da suo padre. Un padrone, ma al contempo sfruttato; sfruttato da una parte del clero, fondamentalista ed assetato di potere, e che fa di tutto per ottenerlo. Una chiesa governata da gente spietata che vorrebbe continuare sempre di più a terrorizzare il popolo di Vatican City, perché il consenso politico deriva anche dalla paura: più il potere temporale induce alla paura il popolo, più lo può costringere ad una dittatura feroce ed anti-democratica.
Dall’altra parte pero’ i figli di Satana, vampiri assetati di sangue, non si dimostrano certamente migliori nel loro tentativo di ingraziarsi il Salvatore rivelandogli le macchinazioni del clero ai suoi danni. C’é solo puro interesse personale dietro le mosse dei vampiri: un interesse che Gesù nota e non sembra apprezzare. I vampiri quindi si dimostrano per quello che sono: cattivi, viscidi, sanguinari. Certo non l’alleato ideale.
Insomma il figlio di Dio, l’essere più venerato e potente dell’universo, è solo, solo contro tutti. Tutti hanno una ragione per volerlo far fuori e Seeley si dimostra spietato nel tratteggiare questa figura di divinità inerme, che alla fine è costretta a rinnegare la chiesa di suo padre che non lo rappresenta ed anche la propria posizione nell’armata vaticana, ma non a rinnegare la sua missione: liberare il mondo dai figli di Satana. In queste pagine, l’unica figura veramente benevola è il Salvatore.
All’inizio si è fatto notare che anche i media non sono risparmiati da Selley: e infatti l’autore tratteggia dei mezzi di comunicazione fasulli, che intendono mostrare solo la faccia positiva della lotta ai vampiri, la faccia sorridente e bonariamente televisiva di Gesù, e che, essendo loro stessi controllati dal clero, sono impossibilitati ad informare realmente la gente di quello che avviene nei palazzi importanti di Vatican City. E anche in questo si può vedere una piccata critica alla società odierna, con i mezzi di comunicazione alle volte semplici odalische del potere politico.

Gesù secondo Seeley e BellegardeOltre a tutte le esplicite critiche presenti nel testo, non bisogna dimenticare che Loaded Bible è anche un buon fumetto d’avventura, anche se leggermente penalizzato dall’esiguo numero di pagine. Buoni i disegni di Bellegarde, cartoonistici al punto giusto, con alcune pose del Salvatore che richiamano alla memoria anche la mitologia greca.

Una lettura in conclusione provocatoria, ma contemporaneamente divertente. La storia la si può davvero leggere su più livelli: come semplice divertissement, provocatorio e grottesco, o come documento di denuncia dei fondamentalismi, da qualunque parte essi provengono. Ma toccherà a noi decidere: Seeley non ci fornisce una risposta precisa e, visto il finale aperto, dovremo aspettare un ipotetico secondo volume prima di dare un giudizio definitivo.

Un plauso finale per il coraggio di Edizioni Arcadia, che ha proposto un volume che va incontro a gusti molto particolari, sicuramente non per tutti. Presente nelle ultime pagine del volume una cover gallery, con disegni di Luca Enoch, Matteo Cremona, Walter Venturi, Daniele Caluri e Simone Gabrielli oltre ad una postfazione di Stefano Caselli, autore della copertina dell’edizione italiana del volume.

Riferimenti:
Edizioni Arcadia: www.edizioniarcadia.com

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