In base agli studi evoluzionistici condotti dai genitori della protagonista Jun Fudo (il cognome è lo stesso di Akira/Devilman) la specie umana starebbe per conoscere una svolta drammatica. A causa di una particolare modifica del DNA piuttosto che sviluppare l’intelletto l’uomo potrebbe, al pari delle belve più feroci, accrescere il proprio istinto e tramite il “Fattore Beast” mutarsi in una razza demoniaca! Solo l’enzima Beast Buster può limitare i danni e Jun è il primo essere umano sul quale questo viene testato. Il risultato è la nascita di Devillady e il suo destino salvare l’umanità dall’estinzione. Nel proporre la versione al femminile di Devilman, Go Nagai ha avuto l’accortezza e l’onestà (verso il lettori) di dare alla sua nuova creazione spunti e pretesti differenti, facendo di Devillady un’opera originale ed interessante evitando scopiazzature e scimmiottamenti del suo capolavoro. Come in Z Mazinger, il miglioramento grafico mostrato da Nagai e dal suo staff negli ultimi anni è consistente, regalandoci così un prodotto avvincente e convincente sotto tutti i punti di vista. Le premesse ci sono: speriamo che nel corso dei diciotto volumi previsti la serie si mantenga tematicamente indipendente da Devilman, confermando la propria originalità (Andrea Leggeri).