Giancarlo Elfo Ascari immagina “Lo Spazio Bianco”

Giancarlo Elfo Ascari immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos'è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata all'illustratore e fumettista Giancarlo Ascari in arte Elfo.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Giancarlo Ascari in arte Elfo con la sua  illustrazione “Umarell”. Buona visione.

Umarell

quando guardi a lungo in uno spazio bianco, anche lo spazio bianco ti guarda dentro” – Giancarlo Elfo Ascari

spazio bianco

Giancarlo Elfo Ascari

Giancarlo Ascari (1951) si è laureato in Architettura nel 1976 al Politecnico di Milano, dove vive. E’ illustratore e autore di fumetti con lo pseudonimo di Elfo. Dal 1977 ha collaborato con testi e disegni con Alteralter, Linus, Corriere dei Piccoli, Linea d’Ombra, Diario, Il Manifesto, L’Unità, Il Giorno, Alfabeta, La Gola, Domus, Smemoranda, Repubblica, Corriere della Sera, MillenniuM. E’ stato tra i fondatori della cooperativa Storiestrisce e della rivista TIC.
Ha organizzato mostre di fumetto e illustrazione in Italia e all’estero, disegnato copertine di libri per Mondadori e Garzanti, insegnato progettazione multimediale eprogettazione multimediale e sceneggiatura all’Istituto Europeo di Design. Ha curato i volumi “99 leggende urbane” (Mondadori), “Graffiti metropolitani“ (Costa & Nolan), “Mad” (Condé Nast).

I suoi libri:
Lo statuto dei lavoratori illustrato (Gammalibri), Love Stores (Coconino Press), Tutta colpa del ’68 (Garzanti, La Repubblica), Sarà una bella società (Garzanti), L’arte del complotto (Rizzoli Lizard), È la nebbia che va (Milieu).
Ha scritto e disegnato con Matteo Guarnaccia: Quelli che Milano e Il Barbarossa (BUR). Ha illustrato: La ballata del Pelè di Roberto Farina (Milieu), Che sfiga! Di Micol Beltramini (Centauria), Io per Bruno Brancher non ho mai pagato di Roberto Farina (Milieu).
Ha scritto e disegnato con Pia Valentinis: YUM! (Franco Cosimo Panini), ZIP! (Franco Cosimo Panini), GONG! (Franco Cosimo Panini), LALALA! (Franco Cosimo Panini), Leonardo in Festa (Franco Cosimo Panini). The Green Fingers of Monsieur Monet (Royal Academy of Arts), Ponti non muri (Bompiani), Boldini il grande seduttore (Fondazione Ferrara Arte Editore), Il catalogo delle cose inutili e indispensabili (Clichy), Paper Dolls (Clichy), Cult (Einaudi ragazzi).
Ha illustrato con Pia Valentinis: Caro autore di Riccardo Bozzi (Bompiani), Fake di Daniele Aristarco (Einaudi Ragazzi), Dietro il muro di Rosario Esposito La Rossa (Einaudi Ragazzi), Il dizionario dei luoghi comuni di Gustave Flaubert ( Centauria ).

Molti suoi lavori sono stati tradotti in Francia, Cina, Sud Corea, Russia. Ha tenuto varie mostre personali alla galleria Nuages di Milano.

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