The Wild Storm: Ricomincio davvero

The Wild Storm: Ricomincio davvero

La Wildstorm di Jim Lee riparte all'interno dell'universo DC Comics e viene affidata alla penna di Warren Ellis, che decidedi inserirla in un contesto più verosimile.

Al momento dell’esordio dell’Image Comics, lo studio Wildstorm fondato da Jim Lee si lanciò con lo stesso entusiasmo dei suoi colleghi fondatori. I disegni, la caratteristica che li avevano resi delle vere e proprie rock star del mondo dei Comics anni 90, erano il loro punto di forza, mentre le loro storie cercavano di lanciare idee “nuove” senza però allontanarsi dagli standard dei grandi editori che avevano abbandonato. Gli unici ad aver esordito con personaggi abbastanza originali in quella prima ondata, furono i colleghi Erik Larsen e Todd McFarlane, rispettivamente con Savage Dragon e Spawn. Tutti gli altri svilupparono serie che non erano altro che cloni e reinterpretazioni di grandi successi Marvel e DC.

Wildcats, la prima serie scritta e disegnata da Lee e che dava vita alla sua particolare “casa editrice nella casa editrice”, non era che un’ennesima variazione sul tema degli X-Men, presentando una squadra che riproponeva i canoni del gruppo di mutanti su cui il disegnatore aveva tanto lavorato in Marvel. C’era il leader dal carattere rigido e carismatico, il ribelle dotato di lame, il bestione dall’animo gentile, la donna ninja, etc. etc. Qui e lì non mancava qualche guizzo, come il character Grifter, tra quelli che infatti riscossero maggior successo, ma per il resto non spiccava certo per originalità.

Presto la sola qualità dei disegni si dimostrò insufficiente a soddisfare il pubblico, ed ecco allora che i disegnatori Image scoprirono il valore degli sceneggiatori. Wildstorm iniziò a sfornare nuove serie alla ricerca di idee che fossero più distanti dagli influssi Marvel e DC Comics e a coinvolgere sceneggiatori quotati, lasciando loro sempre più spazio.

In questa seconda fase la Wildstorm si rivelò il progetto editoriale più interessante all’interno di Image, dando vita non solo a diversi serial ed esperimenti, ma diventando anche punto d’appoggio per diversi autori indipendenti, con l’etichetta Homage che fornì supporto ad opere come Bone o Strangers in Paradise, e coinvolgendo scrittori come Alan Moore che, oltre a scrivere proprio un lungo e intrigante arco narrativo di Wildcats, ha visto varare una sua sotto etichetta, la ABC.

Il destino della Wildstorm è stato controverso: distaccatasi dalla Image, diventò persino parte integrante di DC Comics, passaggio che gli è costata la collaborazione del rigido Moore, e alcuni personaggi dell’universo creato da Jim Lee integrati in quello di Batman e Superman.

Tra i tanti scrittori che hanno rilanciato, accresciuto e reso sempre più accattivanti le serie di questo universo narrativo ce n’è uno in particolare, sempre inglese, e che proprio alla collaborazione con le creature di Lee deve la sua notorietà in territorio americano: Warren Ellis. Frutto del suo lavoro all’interno di Wildstorm è ad esempio la trasformazione del serial Stormwatch da cui ha poi partorito lo spiazzante e pluripremiato Authority.

Nell’arco di tutti questi cambiamenti ed evoluzioni, Jim Lee ha tentato in più occasioni di rilanciare i personaggi che ha creato o contribuito a creare.

The Wild Storm volume uno è il tentativo più recente e che coinvolge nuovamente proprio Warren Ellis. I Wildcats sono tra i personaggi principali di questo nuovo inizio, e la serie persegue il cammino intrapreso già da alcune incarnazioni cercando un prodotto più raffinato, dove la componente supereroistica ha perso la sua connotazione più classica ed eclatante per lasciare spazio a narrazioni di alta sci-fi, in uno stretto connubio con meccanismi da spy-story. Ambiente in cui Ellis ha sempre dimostrato di muoversi egregiamente, sfruttandolo per analisi e frecciate allo status quo degli USA.

L’albo ha uno strano sapore ibrido, tra il reboot e il newquel. I personaggi conosciuti nel corso delle varie incarnazioni dei serial Wildstorm ci sono tutti; chi presente nell’azione, come Jacob Marlowe, Zelota, Grifter o Void, chi in qualche citazione che strizza l’occhio ai fan di vecchia data. Anche diverse altre realtà facenti parte dell’universo Wildstorm, come le O.I. (Operazioni Internazionali) o la Halo, sono presenti in questa nuova serie.
Tutto e tutti però appaiono in una nuova interpretazione, riletti in una chiave molto diversa dalla loro incarnazione originale. Una versione più moderna, in un certo senso più urbana nonostante la forte componente fantastica, e con sfaccettature molto distanti dalla bidimensionalità in cui sono nati.

I disegni di Jon Davis-Hunt sono piuttosto lineari e semplici e presentano diverse incertezze, soprattutto nei volti e nelle proporzioni, dando l’impressione di qualche limite dell’artista piuttosto che di una precisa scelta stilistica.
In compenso il lavoro di Ivan Plasciencia e Steve Buccellato ai colori valorizza il tutto
, alzando il livello finale e riuscendo spesso a distrarre da queste imprecisioni. La gabbia delle tavole rimane sempre rigorosa, anche nei momenti action, prediligendo sequenze di vignette dalla forma regolare e ricorrendo solo una volta in tutto il volume ad una splashpage. Peccato per la modestia del tratto di Davis-Hunt, che fa rimpiangere la qualità grafica di illustri predecessori come Lee o Travis Charest.

La storia è piuttosto articolata e coinvolge due agenzie segrete in conflitto tra loro. Il salvataggio di Jacob Marlowe da un attentato da parte di Angela Spica, agente O.I. che in segreto ha sviluppato tecnologie rubate dalla sua agenzia per realizzate un’armatura stealth è l’azione che metterà in crisi i rapporti tra le stesse O.I., che si occupano del pianeta, e Skywatch, che gestisce tutto ciò che è nello spazio. Marlowe cercherà di aiutare Spica, diventata una fuggitiva, mettendo insieme un CAT (Covert Action Team, cioè squadra di azione in incognito) selvaggio: un Wildcat.

Il fumetto si distingue nello sviluppo di passaggi estremamente verbosi e scene d’azione praticamente mute, riuscendo a mantenere una continuità stilistica e senza rendere la lettura pesante. Ellis gestisce abilmente le numerose complessità dell’opera, sia quelle legate alla trama intricata, sia quelle legate alla parte più strettamente fantascientifica, ma soprattutto quelle relative alla riscrittura dei personaggi e del contesto dell’universo Wildstorm.

Per ora dà l’impressione di cavarsela più con il mestiere che con l’inventiva, ma il risultato è ciò malgrado piuttosto efficace, anche se il volume si chiude come un capitolo dal sapore di prologo. L’impressione è che al termine di questi primi sei capitoli abbiamo assistito alla posa dei pezzi sulla scacchiera: la partita vera e propria deve ancora cominciare.

Abbiamo parlato di:
The Wild Storm vol. 1
Warren Ellis, Jon Davis-Hunt
Traduzione di Sveva Scaramuzzi
Rw Lion, ottobre 2017
160 pagine, brossurato, colori – 14,95 €
ISBN: 9788833040264

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