Ermanno, protagonista di questa classica, nella sua avventurosità, storia d’amore di altri tempi, è il padre dell’autore, Andrea Campanella, che ne omaggia la vita e l’amore per la madre, per la quale fuggirà in treno senza preoccuparsi dei rischi e dell’ira del padre di lei. La radio che manda le canzoni dell’epoca (il 1956, in particolare), il mare delle Cinque Terre, la Vespa, il dancing, tutto provvede ad infondere il sapore di un passato che si allontana nella nostra memoria. I disegni di Pako sono sufficentemente evocativi e efficaci, anche se la scelta di baloon squadrati e dai bordi spessi sembra pesare un poco all’inizio (ma poi ci si abitua). Un racconto breve ma ben fatto, sicuramente una di quelle proposte del mercato indipendente italiano a cui dare una possibilità (Ettore Gabrielli).