Un orrendo omicidio avvenuto venti anni fa, una ragazza dagli strani poteri che torna nel paese natio per avere la propria vendetta e riavvicinare un padre, e che ritrova finalmente la sorellina morta, un paese che nasconde storie non raccontate che aspettano di venire a galla. La struttura generale del racconto di Andrea Campanella è solido, ma pecca nel momento di ricollegare alcuni pezzi – la risoluzione dell’omicidio per esempio più che criptica è proprio mal esposta – pur godendo di una buona atmosfera e ritmi giusti. I disegni di Antonio Fuso si lasciano prendere in alcuni punti da un tratto più deformante e meno saldo, ma anche grazie ad una bicromia di malinconico azzurro risultano efficaci (Ettore Gabrielli).

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