Nell’Afghanistan teatro dello scontro tra le milizie talebane e l’esercito USA, i morti si risvegliano. Difficile essere originali in materia di zombie e, forse per questo, gli autori optano per il racconto bellico piuttosto che horror: all’arrivo delle frotte di morti risalenti a secoli di conflitti, i soldati USA non sono più di tanto sconvolti, e affrontano la minaccia con piglio militare, ben consapevoli che una pallottola in testa è quello che serve. Questo non significa che il volume sia privo di contenuti: gli autori al contrario, arricchiscono la storia di conflitti personali, religiosi e culturali. Buoni e cattivi sono ripartiti equamente tra gli statunitensi e i civili musulmani, dei quali si cerca, in maniera un po’ grossa, di raccontare le dure condizioni di vita, stretti come sono tra i talebani e le forze che li combattono.
Molta la carne al fuoco in un racconto che cerca di conciliare l’attenzione verso i personaggi e l’azione pura, componente dominante nell’economia della saga. Interessanti i flashback che, spingendosi fino ad Alessandro Magno, raccontano la storia di una nazione che storicamente è stata (ed è ancora oggi) scenario di conflitti sanguinosi e logoranti. Una lettura nel complesso piacevole, anche se non tutto è amalgamato alla perfezione: si avverte una sovrabbondanza di contenuti che fa sì che alcune sequenze siano un po’ affrettate, mentre i numerosi protagonisti e la velocità della narrazione disorientano a tratti il lettore.
Buono il lavoro di Paul Azaceta ai disegni, il suo è un tratto pulito che non brilla per originalità ma risulta chiaro e leggibile.
Abbiamo parlato di:
La tomba degli imperi
Mark Sable, Paul Azaceta
Traduzione di Stefano Menchetti
Saldapress, 2015
144 pagine, brossurato, colori – 14,90 €
ISBN: 9788869190155