Stria: il mostro nascosto nella memoria

Stria: il mostro nascosto nella memoria

Dopo quasi quattro anni dalla sua ultima prova come autore unico, torna sulla scena il bravo Gigi Simeoni che con Stria, il suo nuovo “Romanzo a Fumetti”, ci racconta una terrificante vicenda di amicizia, gelosia, e violenza. Un viaggio nel profondo della mente umana dove si annidano i mostri peggiori.

Nel lontano 2007, nella collana BonelliRomanzi a Fumetti”, veniva pubblicato “Gli Occhi e il Buio”, lavoro completamente creato da Gigi Simeoni accolto da giudizi entusiastici sia dalla critica del settore, sia dai lettori, che lo consacrarono come uno dei più affermati autori “completi” della scuderia Bonelliana.
Oggi, a quasi 4 anni di distanza, e sempre sotto l’etichetta Romanzi a Fumetti, esce il suo nuovo e tanto atteso lavoro, Stria, che riesce a non deludere le grandi aspettative che si erano create dopo l’ultima eccellente prova come autore completo.

I protagonisti principali della storia sono Chiara Donati, hostess trentanovenne vicina al licenziamento e torturata da incubi notturni che la stanno conducendo sull’orlo della follia, e Fabio Novelli fotoreporter di guerra, diventato famoso per i suoi servizi sugli aspetti più violenti e sanguinosi della guerra, da cui è attirato in modo morboso e irresistibile. Dopo essersi persi di vista per tanti anni, il loro incontro casuale in un aeroporto, scatena una vera e propria crisi di panico nella ragazza. Riuniti dal destino, i due amici, cominceranno a rammentare le innumerevoli vacanze estive passate insieme a giocare, a scoprire i segreti della natura, uniti da un legame profondo che ben presto si trasformò in un nuovo tipo di sentimento mai provato: l’amore.
Queste reminiscenze culminano con l’improvviso e accecante ricordo del loro terzo ed inseparabile amico, Alfredo, e con la decisione dei tre amici di esplorare la cosiddetta “Pocia Negra”, uno stagno nel profondo dei boschi adiacenti che dà accesso all’entrata di una caverna sul cui fondo, narra una leggenda, giace il corpo della Stria, una donna del posto tacciata di stregoneria, gettata lì dopo essere stata picchiata a morte. Questo è il punto di non ritorno: Alfredo scomparirà, mentre Fabio e Chiara verranno ritrovati alcuni giorni dopo feriti e talmente traumatizzati da non riuscire a ricordare alcunché su questa vicenda. Ma la porta dei ricordi ormai è aperta e le verità vengono a galla così come la Stria, ormai libera, cerca di riappropriarsi dei due ragazzini che già una volta gli erano sfuggiti.

Con Stria, costato all’autore 2 anni di duro lavoro di documentazione sui luoghi e le leggende della Val Trompia e in particolare modo del comune di Mermentino, dove gran parte della trama si dipana, Simeoni riconferma in gran parte tutte le ottime doti autoriali che gli si riconoscono.
Sebbene la storia richiami apertamente titoli di narrativa quali IT di Stephen King e ancora di più l’ottimo romanzo italiano “L’Estate del Cane Nero” di Francesco Carofiglio, per il modo in cui le tematiche dell’adolescenza vengono trattate, il lavoro di Simeoni brilla comunque di vita propria. Nelle 320 pagine a disposizione, l’autore riesce a creare un trama con pochi personaggi ma perfettamente delineati e caratterizzati dalle proprie virtù e debolezze. La scrittura semplice e lineare consente un svolgimento ottimo e costante della trama che lentamente, un tassello alla volta, giunge all’inaspettato e spiazzante finale. La storia raggiunge picchi di eccellenza nei momenti dei lunghi flashback delle vacanze estive a Mermentino, dai quali emergono i legami e i conflitti instauratisi tra i tre protagonisti, e destinati a deflagrare in maniera clamorosa.

Sul versante grafico, Simeoni compie un ulteriore passo in avanti, passando dal tratto pulito e delineato usato nei suoi precedenti lavori, come ad esempio il tredicesimo numero della miniserie Bonelli ” Volto Nascosto” scritta e ideata da Gianfranco Manfredi, ad un tratto leggermente più sporco e nervoso che dona ai suoi personaggi una maggior aderenza alla anatomia umana reale; in particolare risalta la cura e l’efficacia con cui sono riprodotte le espressioni dei volti. Summa di queste migliorie è il personaggio di Alfredo, creato e delineato in modo molto preciso, un ragazzino debole ed insicuro nel modo di esprimere i suoi sentimenti più profondi, ma dotato di un lato nascosto e sinistro il cui ricordo rimane impresso anche dopo la fine della lettura.

Stria risulta indubbiamente un ottimo fumetto che riesce a trattare diversi argomenti e tematiche come la crescita personale, le leggende e i miti dei luoghi in cui è ambientato e che a volte nascondono solamente un profondo odio per le persone ai nostri occhi diverse, il personaggio della strega, sfruttato in maniera molto intelligente, ed altro ancora in una miscela avvincente. Dove questo fumetto non si distingue certo per l’originalità è  ne figure contorno, dove ricorrono tutti i topoi del genere, come il carabiniere disincantato, lo scemo del villaggio su cui ricadranno inevitabilmente tutte le colpe, o lo stesso Alfredo, che pur essendo egregiamente tratteggiato, è il classico ragazzino introverso ed enigmatico e terzo incomodo di turno.

Pur essendo sviluppato in maniera eccellente e raccontato in modo semplice e mai confusionario, verso la fine del racconto si nota qualche passaggio un po’ forzato, dove sembra che l’autore avrebbe avuto bisogno di ancora qualche pagina per chiarire le dinamiche di quello che è accaduto alla Pocia Negra e, sopratutto, per esaminare meglio il personaggio di Chiara, che alla fine rimane ambiguo e non sembra spiegare del tutto le sue reali motivazioni.
Sono, comunque, piccoli difetti che non inficiano il valore generale dell’opera. Anzi, proprio il finale ideato da Simeoni, così aperto e privo di giudizi morali, lascia libero il lettore di considerare il comportamento dei protagonisti e farsi la sua idea in proposito.

Stria è una di quelle opere che lascia nel lettore un senso di malessere e inquietudine, facendo desiderare ardentemente che la Stria esista davvero e sia la vera ed unica colpevole di quello che è accaduto. Certe volte è meglio combattere contro quelli che noi definiamo mostri piuttosto che contro quello che l’animo umano può nascondere, perché come diceva Nietzsche:

Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te.

Abbiamo parlato di:
Stria
Gigi Simeoni
Sergio Bonelli Editore, 2011
320 pagine, brossurato, bianco e nero – 9,00€
ISBN: 9771971127003

Riferimenti:
Sergio Bonelli Editore: www.sergiobonellieditore.it

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