Il Sole 24 Ore e l’economia a fumetti

Il Sole 24 Ore e l’economia a fumetti

Due tomi presentano i principi fondamentali e i concetti di base della micro e della macro economia in modo divertente e leggero anche se non sempre facile. Ma aver fatto “economia” nella cura editoriale rende le pagine dei volumi grigiastre e poco leggibili, degne della “scienza triste”.

Sempre più spesso capita di avere fra le mani volumi che recano in copertina la dicitura “a fumetti”, e non si tratta solo di edizioni disegnate di famosi romanzi, ma di diari, di reportage, di resoconti di vita vissuta o di veri e propri saggi. I temi trattati spaziano dalla genetica alla storia della filosofia, dal volontariato alle Olimpiadi e ora è giunto anche il momento dell’economia, che, all’apparenza, può sembrare fra le discipline più distanti dall’atmosfera, dalla forma e dal linguaggio del fumetto.
Invece, a distanza di un anno uno dall’altro, sono stati pubblicati con successo due volumi che dimostrano che anche l’economia, definita la scienza triste, può andare al di là del puro pragmatismo, può mostrare una qualche sensibilità, strappare anche un sorriso. Ciò accade grazie alla verve dell’autore, Yoram Bauman, giovane economista ambientale della Washington University, noto e apprezzato in America (si veda su You Tube il pubblico che si sganascia alle sue conferenze) come cabarettista economico (“stand-up economist”).

Professori di economia e premi Nobel hanno lodato la pubblicazione come semplice e accurata e infatti chi è digiuno di economia vi troverà esposti chiaramente i principi fondamentali e i concetti di base della materia, ma l’approccio di Bauman alle tematiche non sempre è lineare e richiede partecipazione e impegno da parte del lettore (il che indica che siamo alle prese con una divulgazione che non tradisce la complessità dei temi in nome della semplificazione).

Il primo volume presenta l’individuo ottimizzante (chi di voi sapeva di esserlo?) e le interazioni fra gli individui (si scopre che gli economisti valutano positivo – pareto-efficiente – anche il caso in cui, nella spartizione di una torta, uno si prenda tutto e un altro niente perché il primo migliora la sua situazione senza peggiorare quella del secondo!).
Si possono trarre anche suggerimenti utili per la vita di tutti i giorni, per esempio su come comportarsi ad un’asta di eBay. Le interazioni di mercato confermano purtroppo che, in qualsiasi modo, chi paga più tasse è sempre il compratore e mai il venditore.

Il secondo tomo allarga lo sguardo alla macroeconomia partendo da termini in cui ci si imbatte ogni giorno (disoccupazione, inflazione, PIL), attraverso l’analisi dei cicli economici e dei modelli che li descrivono, per arrivare alle grandi domande: sarà sconfitta la povertà? L’umanità va verso il baratro? Quando finisce un ciclo economico?

Entrambi i volumi espongono le due teorie di base degli economisti Adam Smith e John Maynard Keynes; a quest’ultimo si deve la battuta sul lungo periodo che di questi tempi viene riproposta spesso sui giornali.
Ci sono alcuni riferimenti specifici agli Stati Uniti dove il libro è nato, ma non più di quanti ce ne siano a proposito di India o di Europa, di Giappone o di Africa.

I personaggi che accompagnano la lettura, soprattutto gli asettici economisti, sono simpatici e si aggirano fra ambientazioni marziane o medievali, cinesi o cubane, ma anche fra diagrammi a torta, assi cartesiani, frecce e tabelle.

Le copertine svelano come i disegni di Grady Klein a colori sarebbero stati più chiari e accattivanti e come avrebbero reso più viva una materia di per sé già bigia e plumbea. Ma, forse per contenere i costi (anche la carta non è di alta qualità) la scelta è andata ad un piatto bianco e nero con sfumature di grigio tenue e poco contrastato che talvolta rendono difficoltosa la lettura. Se può consolare, nemmeno l’edizione originale è a colori!
Da notare anche che il primo volume inanella parecchi errori di stampa, le vignette sono spesso più grandi e il contenuto è minore.

Consigliato e usato in alcune università americane, per i non addetti ai lavori può essere lo strumento per cominciare a “capirci qualcosa” di economia. Sebbene, come sempre in questi casi, l’intento divulgativo sia lodevole, leggendo i due volumi si avverte la stessa sensazione di quando si segue un tg per i sordi: non si riesce mai a fare coincidere perfettamente i due linguaggi pur riuscendo a seguire abbastanza agevolmente i contenuti.

Abbiamo parlato di:
L’economia a fumetti: microeconomia
Yoran Bauman e Grady Klein
Traduzione di Fabio Galimberti
Il Sole 24 Ore, 2010
211 pagine, brossurato, seppia – 19,00€
ISBN: 9788863451627

L’economia a fumetti: macroeconomia
Yoran Bauman e Grady Klein
Traduzione di Fabio Galimberti
Il Sole 24 Ore, 2012
227 pagine, brossurato, seppia – 19,00€
ISBN: 9788863452686

 

1 Commento

1 Commento

  1. mariadellamiranda

    18 Dicembre 2013 a 22:49

    La Repubblica di San Marino aveva “ingaggiato” MostrAlfonso, lo yeti italiano, personaggio di Romano Garofalo ,per spiegare l’Euro ai bambini di San Marino. Il bellissimo opuscolo a 32 pagine fu distribuito , nelle scuole, a tutti i bambini e ragazzi della Repubblica.

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