La seconda parte di Topolino e il raggio di Atlantide di Casty è un inno all’avventura di stampo classico, non solo per quanto riguarda la tradizione Disney: la storia ricorda atmosfere à la Tintin, influenze dei romanzi per ragazzi à la Jules Verne e un tocco di cinema d’azione sullo stile di James Bond.
Gli elementi della mitologia di Atlantide, che l’autore arricchisce con qualche nuova informazione nelle prime pagine di questo secondo episodio, si bilanciano con una serie di tavole decisamente movimentate, incentrate su una lunga sequenza di inseguimento tra i tre protagonisti Topolino, Pippo ed Eurasia Tost e Abelard Monk, sviluppata in una location assai suggestiva e scritta in modo tale da tenere il lettore incollato alle pagine.
I disegni dello stesso Casty confermano questa storia come un nuovo vertice stilistico del fumettista friulano: per quanto in alcune vignette capiti che i volti di Topolino ed Eurasia appaiano meno curati di quanto ci si aspetterebbe, è notevole la dedizione con cui vengono rappresentante le magnifiche ambientazioni (foresta, interno di una vasta grotta, deserto), così come degne di nota sono le soluzioni registiche e narrative per raccontare il flashback sugli ultimi giorni di Atlantide: il disegno “fonde” le immagini del passato con le figure di Eurasia e compagni mentre questi ultimi stanno leggendo delle sorti dell’isola, con un risultato immersivo che simula l’effetto ologramma.
La gabbia è spesso libera, concedendosi spettacolari quadruple, vignette oblique e una suddivisione cinetica delle tavole, che contribuiscono alla spettacolarità di una storia epica e d’azione come non se ne vedevano da tempo su Topolino, se si esclude PK.
Abbiamo parlato di:
Topolino #3188 – Topolino e il raggio di Atlantide, seconda parte
Casty
Panini Comics, 19 ottobre 2016
164 pagine, brossurato, colori – 2,50 €
ISSN: 9 771120 611001 63178