Pamma è una ragazzina di dodici anni con la faccia a forma di cuore (assomiglia a Astro Boy/Atom ma con i capelli a a una sola punta) e un solo seno centrale; si è appena trasferita in una nuova città e di conseguenza in una nuova scuola. La sua vita trascorre tra amicizie impossibili, le incomprensibili lezioni sul tonno dell’improbabile professoressa Renolla, atti di bullismo (perlopiù sul povero alunno Bianni che da subito si prende una coltellata in pancia dal suo aguzzino Pannoni e a cui viene pure chiesto di non lamentarsi perché disturba la lezione) e le prime cotte.
Pamma è il fumetto di esordio di Rambo Pavone, pseudonimo di Fabrizio Balistreri, appassionato i fumetti underground e tatuatore praticante, e si presenta come un folle concentrato di nonsense, comicità demenziale, body horror e splatter. Una sorta di manga che si potrebbe ascrivere alla corrente Heta Uma, stile anticonformista e underground nato negli anni Settanta in Giappone sulla nota rivista Garo.
L’autore romano trasforma ben presto la quotidianità della protagonista in una vicenda in cui è chiamata a combattere dei titanici mostri Bio-meccanici che portano morte e distruzione nella cittadina, vestendo i panni di Zobarby, robottone in cui Pamma scopre di potersi trasformare spalmandosi del Viks Sinex sul petto.
Come si può ben capire da quanto scritto sin qui il fumetto di Rambo Pavone è una costante fiera dell’assurdo (basterebbero i nomi dei vari personaggi) che sorprende però per la maturità con cui è condotta e scritta, visto che stiamo parlando di un’opera d’esordio, in cui tutto è il contrario di tutto e quello che il buonsenso potrebbe suggerirci diventa errato.
Inoltre non è per nulla semplice riempire più di duecento pagine di accadimenti strampalati e personaggi stralunati riuscendo a dare un senso concreto a una storia che si chiude con un finale praticamente perfetto con una folle coming of age. Ci troviamo di fronte a un’avventura selvaggia e scatenata, che si sviluppa a velocità supersonica e che omaggia apertamente autori come Osamu Tezuka e Go Nagai, ma anche lo spirito anarchico di alcune delle più famose serie animate americane per adulti.
Lo stesso stile grafico, che si rifà sempre agli heta manga, risulta veramente ben curato nonostante la diretta e apparente semplicità del tratto, con un buon lavoro su colori e retini, e presenta tavole ben studiate e ricche di particolari interpretate da un cast davvero azzeccato e caratterizzato in modo praticamente perfetto per il mood del libro.
Bella anche la struttura della gabbia che passa costantemente da una più convenzionale con vignette stondate a una a mosaico che sembra un vetro frantumato, simile a quella utilizzata da Conor Stechschulte ne I Dilettanti.
La collana Brick curata da Ratigher, di cui Pamma rappresenta la più recente uscita, si conferma come un contenitore ricco di belle sorprese a cui questo Pamma si ascrive pienamente. Davvero un ottimo esordio.
Abbiamo parlato di:
Pamma
Rambo Pavone
Coconino Press, 2023
224 pagine, brossurato, colori – 22,00 €
ISBN: 978-8876186462