Luca Panciroli immagina “Lo Spazio Bianco”

Luca Panciroli immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos’è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata a Luca Panciroli.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Luca Panciroli con la sua illustrazione “Red Sonja”. Buona visione.

Red Sonja

Il disegno rappresenta Red Sonja, ma è diventata Red Sonja in un secondo momento. Questo è quello che io chiamo Free Form, come il Jazz, dal foglio bianco comincio a buttare giù delle campiture nere, poi mi fermo e come quando si guardano le nuvole, cerco delle forme. Trovata la forma il gioco è fatto, seguo semplicemente l’idea. Non è il mio modo di lavorare, è semplicemente una forma di rilassamento mentale che faccio dopo aver lavorato tutto il giorno. O questo, o mi fumo un toscano in terrazza. – Luca Panciroli

 

Luca Panciroli

Dopo il liceo artistico e sei mesi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, frequenta l’Istituto Europeo di Design a Milano, specializzandosi in illustrazione pubblicitaria, layout e fumetti. Nei primi anni novanta decide di partecipare al concorso nazionale per giovani autori di fumetti a Prato, arrivando terzo al premio Pierlambicchi. Grazie a questo cominciano ad arrivare le prime proposte.
Pubblica alcune storie brevi sulla prozine Schizzo edita dal Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona, e collabora con un’agenzia pubblicitaria di Firenze.
Esordisce nell’editoria indipendente a fumetti con Lenin (Marco Editore). Su testi di Marco Innocenti, realizza le avventure di Solo, pubblicate sui numeri 4 e 5 della prima serie di Lenin. Inizia la sua avventura nel mondo dei fumetti a livello professionale con i primi dieci numeri di Erinni di Ade Capone, di cui è anche character design e grafico. Tre mesi dopo sempre con Ade Capone realizzerà a più mani il numero speciale di Lazarus Ledd, Il potere del talismano pubblicato nel 1998.

Dopo un periodo sabbatico durato diciassette anni, durante il quale non ha disegnato nemmeno una “O” col bicchiere, rientra nel mondo del fumetto del tutto casualmente, disegnando la copertina del secondo numero della ristampa di Erinni edita da Editoriale Cosmo. Riapparso sui radar, Pietro Gandolfi lo contatta per realizzare una storia breve per l’albo antologico BLOODBATH, e poi lo invita a collaborare attivamente su The Noise, sostituendo Nicola Genzianella all’interno della serie.
Nel frattempo il progetto Winterdeth, con Alessio Landi, prende forma e viene trovato un editore, la Noise Press.
Con la nascita dell’etichetta Midian Comics, Pietro Gandolfi gli affida The Fiend, una serie horror supereroistica scritta sempre dallo stesso Gandolfi. A questo punto anche Massimo Rosi si interessa al lavoro di Panciroli, affidandogli la miniserie Dark Frontier, per Weird Books in Italia e Caliber Comics per gli Stati Uniti. Panciroli continua a collaborare con Rosi e Landi su altri progetti in via di realizzazione come il volume King Conan ispirato ai lavori di Robert E. Howard.

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