Il ritorno di Constantine, Black Panther tra finzione e realtà

Il ritorno di Constantine, Black Panther tra finzione e realtà

In questa puntata parliamo del sequel di Constantine con Keanu Reeves e della promozione del sequel di Black Panther.

Constantine

L’annuncio nei giorni scorsi che la Warner Bros. ha messo in lavorazione un sequel diretto del film Constantine, uscito nel 2005, è apparso come qualcosa di inaspettato ma anche, allo stesso tempo, la prova tangibile di un cambio di passo da parte della nuova dirigenza anche se con tutti i rischi e le contraddizioni del caso.
Quello del sequel di Constantine, innanzitutto, è il primo vero annuncio ufficiale di una pellicola basata su un personaggio DC Comics da quando vi è stata la fusione tra Warner e Discovery, e da quando David Zaslav ha preso in mano le redini dell’azienda, segnando anche il secondo atto da quando Michael De Luca e Pam Abdy sono stati nominati responsabili di Warner Bros. Pictures Group, dopo l’accordo pluriennale con il regista Matt Reeves.

Di un sequel basato sul personaggio si è parlato per molto tempo e lo stesso Keanu Reeves espresse, lo scorso anno ospite allo show di Stephen Colbert, il desiderio di tornare a interpretare il detective del soprannaturale. Questo anche perché la pellicola, con il passare del tempo, ha acquisito un suo piccolo status come prodotto DC Comics tra gli appassionati, anche se all’epoca non era ancora presente come oggi quel modello cinematografico di “franchise a tutti i costi”, e gli incassi anche se buoni non erano quelli del box office attuale, soprattutto nell’ottica di una Warner ai tempi relativamente poco interessata ai film basati sui fumetti – a parte quelli di Batman che sarebbero ritornati quello stesso anno con l’impronta di Christopher Nolan.

Bisogna innanzitutto evidenziare che un sequel di Constantine ha in primis l’effetto, cercato, di convogliare sulla Warner e sulla sua dirigenza un certo humus rilassante e positivo da parte di una certa fetta di appassionati, che non hanno mai smesso di pensare di rivedere sullo schermo l’attore di Matrix nel ruolo di John Constantine. È comunque impossibile, al momento, che la produzione della pellicola si sviluppi velocemente per una serie di ragioni che coinvolgono lo stesso attore e il regista richiamato a dirigere, ovvero Francis Lawrence.
Reeves nei prossimi mesi sarà con molta probabilità coinvolto nella promozione di John Wick 4, quarto capitolo del fortunato franchise la cui uscita è prevista nelle sale per il marzo del prossimo anno, mentre Lawrence è attualmente impegnato nella lavorazione di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, prequel della famosa saga di cui lo stesso regista è stato artefice sul grande schermo, la cui release nelle sale è fissata per novembre 2023. Lo spazio tra le due pellicole, con Lawrence che lavorerà alla post-produzione del suo Hunger Games, potrebbe nel frattempo convincere Reeves a iniziare la lavorazione di BRZRKR, atteso adattamento basato sul fumetto dello stesso attore e facente parte di un accordo con la piattaforma Netflix.
Non bisogna inoltre scordare che un terzo elemento del sequel di Constantine, ovvero JJ Abrams, sarà invece impegnato con la Paramount nella realizzazione del nuovo film del franchise di Cloverfield, che sarà diretto da Babak Anvari e di cui il regista di Star Trek sarà produttore. Questo elemento non è da sottovalutare in quanto proprio gli impegni di Abrams fuori dalla Warner con la sua casa di produzione, la Bad Robot, sono stati un problema soprattutto per l’accordo stipulato tra Abrams e la major nel 2018, che si è rivelato un vero e proprio buco nell’acqua a livello produttivo, con il risultato di numerosi progetti annunciati ma mai realizzati.
È possibile, quindi, che il sequel possa partire nel 2024 per una uscita probabilmente fissata nell’estate del 2025, o forse di poco più in là.

Fino a quel momento, però, la Warner e la sua dirigenza dovranno sviluppare per bene il progetto, soprattutto chiarendo la posizione del sequel nel panorama di produzioni DC Comics, cercando allo stesso tempo di calcolare bene i rischi che una simile operazione potrebbe comportare. In molti hanno di recente ricordato come una “operazione nostalgia” molto simile, ovvero la realizzazione del quarto film di Matrix (sempre con Reeves), si sia rivelata per la Warner un colossale flop al box office.  Detto questo, bisogna evidenziare però alcuni fattori che potrebbero portare il sequel di Constantine a una sorte differente e più fortunata rispetto a Matrix Resurrections, come ad esempio una finestra cinematografica più ampia e la volontà della nuova Warner di sfruttare appieno le sale, cosa che il film dei Wachowski non seppe fare, anche perché danneggiato da una uscita in contemporanea in streaming, effetto questo della politica di Jason Killar. di cui abbiamo già parlato nelle ultime settimane.
Oltre questo elemento, puramente finanziario, bisognerà ripensare completamente il brand, visto che si tratta di un sequel già vecchio di 17 anni, che potrebbe anche non interessare le nuove generazioni. E in questo frangente, la Warner dovrà per forza bilanciare gli elementi nostalgici, capaci di attirare il pubblico che vide il primo capitolo nel 2005, con quelli di una novità per una potenziale platea di spettatori più giovani.

constantine

Black Panther: Wakanda Forever

Mentre la campagna promozionale del sequel inizia a muovere i primi, timidi passi, Marvel Entertainment si sta già muovendo con alcune iniziative legate alla pellicola diretta da Ryan Coogler, con una strategia che riflette quella già intrapresa per il primo capitolo e legata in primis alla cultura wakandiana e alla nazione più tecnologica del Marvel Universe.
In queste settimane, infatti, è in uscita nelle librerie degli Stati Uniti Protectors of Wakanda: A History and Training Manual for the Dora Milaje, un libro scritto da Karama Horne incentrato completamente sulla figura delle Dora Milaje in cui vengono approfonditi elementi del passato del Wakanda, descrivendo fin nei minimi particolari la loro formazione e il peso che l’organizzazione ha rappresentato per la nazione wakandiana nel corso della sua storia, oltre ad analizzare i collegamenti tra le Dora e la regina Nehanda, una delle prime donne del Wakanda a portare il titolo.
Il volume è quindi una sorta di incontro tra fiction e realtà, in cui l’obiettivo è quello di stimolare il lettore e il potenziale spettatore della pellicola a farsi coinvolgere nella descrizione di un paese fittizio, in maniera però che sia facilmente assimilabile come qualcosa di esistente nella realtà di tutti i giorni.

Se lo scopo principale della Dora Milaje è proteggere il Wakanda e il suo leader, la storia delle origini della Dora è inesorabilmente legata alla storia della Pantera Nera – ha detto la Horne nel commentare il suo libro – Entrando e uscendo dal canone Marvel Comics sono stata in grado di espandere le storie esistenti attraverso gli occhi delle Dora Milaje. È stato così divertente!

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Tangles

Monarch Media, Point Grey Pictures, Lylas Pictures e Giant Ant hanno annunciato nei giorni scorsi di stare  collaborando per produrre un film d’animazione basato sul graphic novel autobiografico di Sarah LeavittTangles: A Story About Alzheimer’s, My Mother and Me.
Il graphic novel racconta di una giovane donna costretta a tornare dalla sua strana famiglia nella cittadina conservatrice da cui è fuggita di recente per prendersi cura della madre, affetta dal morbo di Alzheimer. Si rende presto conto che deve accettare la realtà crudele e distorta della malattia – e la bellezza imperfetta della sua famiglia – per diventare la figlia di cui hanno bisogno.
Il film sarà diretto da Leah Nelson, mentre Vicky PatelSteve Barnett e Alan Powell produrranno tramite Monarch Media, insieme all’attore Seth Rogen e Lauren Miller.

Sono felicissima dell’opportunità di realizzare questo film unico e speciale – ha dichiarato la Nelson – Quando ho letto il graphic novel sono rimasta sbalordita dalla capacità di Sarah Leavitt di raccontare la sua storia con tanta onestà e una creatività tanto audace, e sapevo che doveva essere portata sullo schermo. Sono stata fortunata a lavorare con i team di Point Gray e LYLAS Pictures che hanno dedicato così tanto tempo, cura e attenzione a questo progetto e hanno supportato con tutto il cuore la mia visione creativa. Con Monarch Media, che ora sostiene il progetto, abbiamo un team di persone che di esperienza internazionale, ma che renderanno giustizia a questa storia straordinaria.

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