È agosto quando con mio grande stupore, tramite Fumo di China, viene annunciata la nascita di una nuova manifestazione dedicata al fumetto: “Il Porto delle Storie – Fumetti a Camogli”.
Nume dell’evento è Ferruccio Giromini: giornalista, insegnante IED di Milano, critico, fautore e animatore di eventi di grande portata non solo per il fumetto (ricordate per esempio “Visioni di Fine Millennio” con le mostre monografiche dedicate a Giger, Moebius e Bilal tenutesi a Milano a fine anni Novanta? No? Male molto male!)
Mi metto in moto e contatto direttamente Ferruccio Giromini, felice di dedicarmi del tempo parlando di questa sua nuova “creatura”.
Il Porto delle Storie – Fumetti a Camogli
A differenziare questo evento, voluto fortemente dall’attuale sindaco Francesco Olivari, che si terrà dal 4 al 13 ottobre 2019, è l’intento prettamente culturale, che per una volta esclude lati commerciali e fieristici.
Il Porto delle Storie consterà di quattro esposizioni personali dedicate a grandi autori della narrativa grafica italiana: Ro Marcenaro con La Costituzione Italiana, Vittorio Giardino con Vacanza al mare, Milvio Cereseto con La saga delle balene, Silver con Lupo Alberto dappertutto.
Ad ogni autore sarà dedicato uno spazio espositivo specifico. Castel Dragone ospiterà le opere di Vittorio Giardino: una raccolta di illustrazioni legate al mondo ligure e al mare, perlopiù inedite o poco conosciute.
Il Museo Marinaro Gio Bono Ferrari vedrà in mostra le opere del genovese Milvio Cereseto con la sua Saga delle balene: una narrazione a fumetti dove avventura, misticismo, esoterismo e naturalismo si succedono nelle curatissime e sorprendenti tavole di un’opera inedita nata e prodotta tra il 1975-76 e ripresa nel 1981 a colori.
Ro Marcenaro e i 135 articoli illustrati della sua Costituzione Italiana saranno ospiti della Sala Consiliare del Comune di Camogli. Saranno invece le vetrine dei negozi del borgo ligure, offerte dalla Ascot di Camogli, a mettere in bella mostra numerose opere tratte dalla lunga carriera di Silver, creatore di Lupo Alberto.
Durante il primo weekend si svolgerà l’inaugurazione dell’evento, unitamente all’incontro con gli autori Silver e Ro Marcenaro, mentre il secondo weekend vedrà protagonisti Cereseto e Giardino. Ovviamente le mostre saranno aperte al pubblico durante tutta la durata dell’evento. Gli autori firmeranno stampe delle loro opere. Sarà disponibile al pubblico un catalogo gratuito di 48 pagine.
Intervista a Ferruccio Giromini
Sotto quale luce vedi il proliferare di festival legati al fumetto di questi ultimi anni?
Il fumetto oggi viene generalmente inserito nella cosiddetta cultura nerd, di modo che le manifestazioni a esso intitolate si caratterizzano anche per la presenza di cosplayer, videogames e cinema di animazione. Ma ultimamente, con l’invenzione del termine graphic novel, il fumetto, entrando sugli scaffali delle librerie generaliste, è infine arrivato a essere considerato anche cultura. In Italia esiste ormai una generazione cresciuta con il buon fumetto che ha fatto da traino e ha permesso che ciò accadesse; pur molto dopo la Francia, dove ad esempio il nuovo volume di Asterix verrà distribuito con una tiratura di ben 2 milioni di copie, ed è detto tutto.
Perchè un evento espositivo sul fumetto senza la controparte commerciale?
L’apparato commerciale porta una maggiore pertecipazione di pubblico, è evidente, ma è pure un po’ fuorviante rispetto all’argomento-fumetto, quindi per me è meglio lasciarlo fare ad altri. Nelle primissime edizioni di Lucca Comics, che allora si svolgevano nel foyer del Teatro del Giglio, c’era il piacere di condividere realmente del tempo con gli autori che si stimavano; e mi piacerebbe oggi rendere ciò possibile anche al pubblico contemporaneo del fumetto, offrendo un evento magari piccolo ma in grado di riproporre quello spirito.
Il fumetto è arte (minore o maggiore lo decidano altri) ma è un’arte anche saperlo leggere?
Leggere il fumetto può essere quanto di meno immediato si possa pensare, perché il lettore deve essere in grado di affrontare una serie di espedienti espressivi, narrativi, estetici per nulla semplici, distribuiti tra parola e immagine, dove nessuna delle due è singolarmente decisiva al successo della lettura, ma complementare. La lettura (ma anche la realizzazione) di un fumetto è più ostica rispetto alla fruizione di cinema, televisione, videogiochi. La lettura del fumetto richiede una tecnica interpretativa molto complessa. È vero quel che si dice: “O impari a leggere i fumetti da bambino o non impari più”. Ciò fa del fumetto, in definitiva, una materia per “iniziati”.
La sfida portata dalla complessità del fumetto rende dunque il lettore meno passivo rispetto al fruitore di un film?
Il fumetto ti impegna molto, in verità, ma sei contento di essere impegnato. Poiché lo spazio bianco tra una vignetta e l’altra lo riempi tu con un potente esercizio di immaginazione: in questo modo ogni fumetto che leggi diventa in (piccola o grande) parte opera anche tua. E qui si spiega la passione divorante e totalizzante che abita spesso gli amanti di tale linguaggio espressivo.
Altre informazioni sul sito del Comune di Camogli: www.comune.camogli.ge.it.