John Doe #13 – Eura Editoriale – 2.40euro

Recchioni, Farinelli e Bertelé ci narrano un epilogo/prologo, una storia di passaggio da un primo ad un secondo story arc di 12 numeri ciascuno, che conclude un paio di sottotrame. Per risibili motivi, quattro pistoleri leggendari (Samuel Colt, Billy the kid, William Quantrill, John Brown) prendono d’assalto un ex casino’ abbandonato nel deserto Messicano, in cui JD si è asserragliato assieme al killer Leonida e ad un vecchissimo pistolero senza nome di spiccato gusto Ennisiano: infatti nessuno è mai stato abbastanza veloce da batterlo in duello, neppure la stessa Morte, che ora da buona appassionata di spaghetti western lo sfida ogni anno, per venirne sistematicamente battuta. La storia è piacevole e ben narrata: Recchioni ha occhio per le pause narrative, è un buon dialoghista e sa alternare momenti drammatici e comici a scene d’azione, a differenza di Bartoli, forse più adatto per le storie brevi. Discreti i disegni, dal tratto plastico, elegante, personale (Umberto Monzani).