Dopo il bagno di sangue di Guerra totale, Robert Kirkman lascia un po’ di respiro ai suoi personaggi: le comunità di Hilltop e Alexandria, ora serene e prospere, si godono i frutti della pace duramente conquistata. Il nuovo assetto sociale sognato da Rick è diventato realtà, e lui ne è il capo indiscusso. È in questo paradiso che arriva un nuovo gruppo di sopravvissuti; attraverso il loro sguardo incredulo e diffidente, è possibile vedere quanto la vita degli abitanti di Alexandria sia cambiata. L’attenzione di Kirkman per le vicende umane si rafforza ulteriormente: se la “minaccia esterna” non è mai parsa così lontana, le insidie nascoste tra i membri della collettività restano tangibili. Tra malumori occasionali, tensioni e pericoli, i problemi maggiori vengono sempre dai vivi.
Benché l’abilità dell’autore nel mantenere alta la suspense sia innegabile, la formula della serie comincia a divenire abusata (la minaccia che si profila all’orizzonte stuzzica la curiosità, ma al contempo rischia di sfociare in qualcosa di già visto). Anche l’aspetto grafico rimane immutato: lo stile essenziale di Charlie Adlard, ben supportato dai toni di grigio di Cliff Rathburn, rende al meglio l’atmosfera della storia. Tirando le somme, il volume crea una momentanea sospensione del giudizio da parte del lettore. Ora sta a Kirkman fare la prossima mossa, e chissà che non abbia in serbo un asso nella manica.
Abbiamo parlato di:
The Walking Dead #22 – Un nuovo inizio
Robert Kirkman, Charlie Adlard, Cliff Rathburn
Traduzione di Stefano Menchetti
SaldaPress, aprile 2015
172 pagine, brossurato, bianco e nero – 13,50 €
ISBN: 9788869190308