Trigun: la storia del tifone umanoide

Trigun: la storia del tifone umanoide

Trigun di Yasuhiro Nightow, un far west fantascientifico tra combattimenti, duelli tra pistoleri e messaggi di fratellanza e sacrificio verso il prossimo. Un manga seinen divertente e coinvolgente che è stato ripagato da un buon successo di pubblico.

“Trigun”, di Yasuhiro Nightow, pur non lasciando un segno indelebile tra le proposte manga, rimane un piccolo pezzo importante nella storia del fumetto.
Nonostante la sua pubblicazione travagliata fatta di serie interrotte e magazine chiusi, il fumetto è giunto al termine nel Sol Levante con la pubblicazione del 102º capitolo, raggiungendo una fama tale da dare origine ad un anime di 26 episodi e alla creazione di vari revoltech1, per arrivare poi in Italia in due serie a fumetti strettamente collegate, la prima edita sia dalla Dynamic che dalla Panini (“Trigun”, in 3 e 2 volumi, rispettivamente) e la seconda, “Trigun Maximum” di 14 volumi, edita in edizione completa dalla J-Pop.

L’opera di Nightow è un fumetto di impatto che riesce a mixare ad un tema western-fantascientifico un personaggio del tutto particolare, Vash The Stampede detto “il Tifone Umanoide”, biondo pistolero dallo sgargiante cappotto rosso e dai capelli a punta, il primo essere umano ad essere definito calamità naturale. Il protagonista non è un uomo normale, ma un plant, una speciale forma di vita della quale si servono gli umani per sopravvivere sul pianeta Gunsmoke dove sono stati costretti a trasferirsi dopo l’inevitabile morte della Terra: egli del cattivo di turno ha quindi solo la fama; è sì un abile e velocissimo pistolero, ma anche un pacifista convinto amante della vita serena che confida sempre nella bontà d’animo del prossimo. Gunsmoke è quasi invivibile per gli uomini, formato per la sua totalità da deserti ed illuminato da due soli, ed i coloni umani devono ogni giorno lottare per la sopravvivenza in un clima da far west, dove la tecnologia sembra aver subito una involuzione disarmante e dove le uniche forme di sostentamento sembrano provenire proprio dai plant.
Yasuhiro Nightow delinea la missione di Vash sin dai primi volumi: dopo avere evitato in “Trigun” (prima serie) che suo fratello Knives distruggesse la Terra per un profondo odio verso la razza umana dettato proprio dallo sfruttamento dei plant suoi simili, nella seconda serie (la Maximum) il braccio destro di Knives, Legato Bluesummer, sguinzaglia alle costole del biondo pistolero la banda dei Gung-Ho Guns, dodici assassini che fanno di tutto per garantire il tempo necessario alla rigenerazione di Knives ed evitare così che Vash possa fermarlo di nuovo.

Nella storia non mancano degli elementi tipici del manga seinen: i momenti comici caratterizzati dai classici disegni deformed, ad esempio, alleggeriscono forse anche troppo il tono drammatico delle scene, soprattutto quello delle battaglie, risultando talvolta poco efficaci dal punto di vista narrativo.

Graficamente Yasuhiro Nightow ricorda vagamente Kentaro Miura, con scene piene di particolari soprattutto negli scontri, negli abiti e nelle armi dei personaggi disegnati in maniera impeccabile: a volte sembra quasi di “sentire” il vento, il colpo di pistola che esplode o l’odore del fumo di sigaretta, ma anche qui l’autore tende ad eccedere, spesso utilizzando troppo le onomatopee che rubano spazio ed energia ai disegni più belli, rendendo le scene troppo confuse e poco chiare.

I duelli tra pistoleri, caratterizzati da personaggi con forme abnormi o da particolari abilità, con armi lucenti e modificate, sono spettacolari e copiosi. I co-protagonisti che ravvivano la storia e che fanno da spalla a Vash non mancano affatto, come le due simpatiche agenti della società di assicurazioni Bernardelli, Meryl Strife e Milly Thompson ed il particolarissimo reverendo Nicholas D. Wolfwood, figura emblematica della quale solo alla fine si scopriranno le origini.

“Trigun” in conclusione, nonostante le perdonabili imperfezioni di un’opera prima, è un titolo divertente, coinvolgente e caratterizzato da insolite atmosfere che in più non dimentica di marcare un messaggio forte e significativo di pace, fratellanza e sacrificio verso il prossimo.
Yasuhiro Nightow e il suo manga meritano tutto il successo che fino ad oggi hanno ottenuto, rimanendo una delle storie più piacevoli del genere seinen.

Abbiamo parlato di:
Trigun (opera in 2 volumi)
Yasuhiro Nightow
traduzione di: Simona Stanzani
Panini Comics – Planet Manga, 2001
368 pagine, brossurato, bianco e nero – 7,50€ cadauno

Trigun Maximum (opera in 14 volumi)
Yasuhiro Nightow
J-Pop, 2001
224 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90€ cadauno

Riferimenti:
Panini Comics: www.paninicomics.it
J-Pop: www.j-pop.it


  1. con revoltech si indican una linea di action figure prodotte dalla Kaiyodo e caratterizzata da giunture particolari che rendono i modelli estremamente posabili. 

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