Promethea è l’opera in cui Alan Moore ha trattato il suo rapporto con la magia ed è da molti considerata una delle sue più importanti e fondamentali. Anche grazie al lavoro di J.H. Williams III, suo creatore grafico, è indiscutibilmente una delle eccellenze fumettistiche d’inizio secolo XXI, eppure, forse per la particolarità delle sue tematiche, raramente è stata scandagliata e studiata approfonditamente come invece è successo a Watchmen o V for Vendetta.
Questo speciale in sei parti si propone allora di cominciare questa indagine, andandosi a concentrare soprattutto sul concetto che il bardo di Northampton ha della magia e di come questo venga espresso e condizioni Promethea e altre sue opere (come la gemella-contraria Providence).
Non verranno trattate nello specifico dunque, se non dove necessario per l’argomento in oggetto, le parti riguardanti i disegni e l’uso del linguaggio fumettistico, componenti fondamentali di un’opera come questa e che, proprio perché meritorie di un’ulteriore sforzo critico, sono state lasciate a interventi futuri.
L’approfondimento ci porterà, attraverso stralci di interviste all’autore, citazioni dal fumetto e considerazioni critiche, ad incontrare i concetti che sembrano essere alla base delle opere di Alan Moore degli ultimi anni: l’Idea-Spazio, l’Eternalismo e il particolare tipo di linguaggio chiamato Magia.
Un ringraziamento speciale a smoky man per la disponibilità e l’aiuto nelle ricerche.