Da circa tre anni la casa editrice Green Moon Comics sta pubblicando nel (difficile) mercato italiano fumetti argentini di nuova generazione. Titoli contraddistinti da freschezza e originalità grafica quanto espressiva che, muovendosi trasversalmente tra fantascienza, horror e pulp rosso sangue, propongono storie caratterizzate da una narrativa ruvida che non fa sconti al lettore, condite anche da un certo gusto per il macabro e il grottesco.
Dopo i volumi Despero, L’Ultima Risorsa, Gravedigger Rose e Dente da Latte, l’etichetta della luna verde continua la sua proposta con questo volume unico, Sofia. Un pulp al femminile scritto da Cristian Blasco – prolifico autore argentino al suo esordio italiano/europeo – e disegnato dal pluripremiato Kundo Krunch, autore di un gioiellino come il succitato L’Ultima Risorsa.
Fin dalla prima pagina Blasco catapulta il lettore nel cuore di un dramma d’azione presentando, con uno stile narrativo immediato e senza inutili fronzoli, i due personaggi principali: Cecilia e la Sofia del titolo sono le coprotagoniste di un intreccio noir-urbano con contaminazioni pulp e arricchito da un’interessante caratterizzazione esistenziale. La sceneggiatura si sviluppa su due tronchi paralleli che raccontano la vita di entrambe: una poliziotta intuitiva che indaga su un violento omicidio e una giovanissima assassina, autrice del suddetto omicidio. Le strade dei due personaggi sono destinate a incrociarsi, assottigliando la distanza tra loro man mano che l’indagine porta a rivelazioni che traghettano la storia verso atmosfere horror-complottistiche.
La felice mescolanza di più generi narrativi dà vita a un racconto che, nonostante abbia basi non originalissime (vendetta, cospirazione, poteri forti, autorità corrotte e due donne contro tutti), rivela una scrittura strutturata con un ritmo che la rende avvincente. La trama si legge tutta di un fiato, avendo nella sua brevità (72 pagine) sia un punto di forza per sintesi e scorrevolezza, sia qualche debolezza, ravvisabile soprattutto nel finale la cui risoluzione appare un po’ fragile quanto affrettata rispetto all’intero impianto, ben costruito e incredibilmente realistico nell’impostazione di eventi, dialoghi e personaggi.
Sulle tavole di Krunch il giudizio è netto: o piace o non piace. Il suo stile è sporco, grottesco ed essenziale, con un’impostazione molto cinematografica delle vignette e uno storytelling lineare quanto serrato, che raggiunge il suo zenit nelle fulminanti sequenze d’azione.
Molto personale quanto riconoscibile è anche il tratto della caratterizzazione dei personaggi, disegnati con tratti irregolari e bizzarri quanto sintetici, che ricorda l’evoluzione grafica di José Muñoz sulla serie Alack Sinner.
Abbiamo parlato di:
Sofia
Cristian Blasco, Kundo Krunch
Traduzione di Fabio “Punk” Baldolini
Green Moon Comics, 2023
72 pagine, brossurato, bianco e nero – 12,00 €
ISBN: 9788894973221