Tematicamente debitore nei confronti di Devilman, del quale condivide più d’uno spunto, Shutendoji è forse il più interessante dei fumetti di Go Nagai proposti da questa prima infornata della d/visual. A differenza del suo più celebre (almeno da noi) predecessore che assieme a Mao Dante attingeva a piene mani dalla concezione occidentale del maligno e dalle visionarie descrizioni dantesche, per Shutendoji Nagai si riallaccia alla figura dell’Oni, tipico demone tradizionale giapponese, che racchiude in sé caratteristiche non soltanto demoniache. È proprio un Oni ad affidare il piccolo Shutendo ad una giovane coppia con la promessa di tornare sulla Terra a riprenderlo dopo diciassette anni. Proprio in quella ricorrenza gli Oni malvagi fanno la loro apparizione nel mondo degli umani mentre Shutendo, ormai diciottenne, conoscerà il suo vero destino. È infatti lui quello che i demoni stanno cercando! Shutendoji è un manga del 1976, eppure mantiene intatta una certa freschezza narrativa nella trama intrigante che non brucia subito spunti e personaggi, riuscendo a giocare abilmente l’arma della tensione e suscitando la curiosità del lettore. Questo primo volume pone le basi di una serie che si preannuncia interessante, che forse non ha lo spessore di Devilman, ma del quale rappresenta un’apprezzabile variazione sul tema (Andrea Leggeri).

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