ATTENZIONE:SPOILER!
Scott Snyder ha rilasciato un’intervista al portale CBR, parla della saga Endgame, attualmente in corso di pubblicazione negli USA, e sul suo principale protagonista, il Joker.
Joker ha rilasciato un virus su Gotham City che uccide lentamente le vittime, curando al contempo il suo creatore.
“Parte del succo di “Endgame” è che adesso il Joker si pone come un estraneo nei confronti di Batman. “Tu non mi conosci affatto ed io conosco tutto di te”. Questo è terrificante, non solo perché il Joker è un riflesso di Batman, ma all’improvviso è diventato questo oscuro riflesso.[…]
Adesso è uno sconosciuto che conosce Bruce molto bene, e conosce le sue debolezze”
spiega Snyder a proposito del Joker, aggiungendo che
“Non l’ho mai inteso come un pazzo. Lo considero malvagio. Credo che alle persone piaccia crederlo pazzo perché siamo meno a nostro agio con l’idea che qualcuno possa essere profondamente malvagio.”
Durante la storia, fa il suo debutto nel New 52 Crazy Quilt, personaggio creato nel 1946. Perché questo oscuro ed inaspettato recupero, invece di creare nuovi nemici come la Corte dei Gufi?
“È una bella domanda. Per me, questa storia è una celebrazione, per quanto oscura e contorta sia. È iniziata come una celebrazione del 75esimo anniversario di Batman e finisce come una celebrazione del 75esimo anniversario del Joker.[…]
Crazy Quilt è perfetto perché avevo bisogno di un personaggio frankesteiniano. Avevo bisogno di un dottore che Batman potesse incolpare per aver aiutato il Joker a diventare immortale. Ma anche se ammette di aver aiutato Joker a creare il virus, ammette anche che la sostanza che rende il Joker immortale era già dentro di lui. Dato che è parte integrante della storia, ci si dimentica della sua stupidità. Funziona perché c’è questa idea di imbottire e cucire la carne e farla guarire in maniera innaturale. È pazzo, ma perfetto.”
Se fino ad ora lo scontro tra Batman e Joker si è svolto sul piano mentale,basato su astuzia e risorse, adesso il Joker diventa una super minaccia in termini di forza ed immortalità.
“Una delle questioni taciute tra Bruce e Dick è la domanda “Abbiamo perso la possibilità di ucciderlo?” Oppure Joker ha sempre avuto questa sostanza dentro di sé e non avrebbe funzionato comunque? Adesso lui è questo personaggio che ha una storia ben più lunga di quello che si pensi.
L’altro motivo che è profondamente inquietante, e per il quale ha scelto di sfoggiare [la sua immortalità] davanti a Batman, che sia vera o no, è perché crede fermamente che il più grande problema di Batman, la sua più grande paura, è la sua mortalità. Ha cercato di trasformarsi in un simbolo che va oltre il proprio corpo e si estende oltre la propria vita, ma non ha paura di morire. Bruce ha paura di perdere Batman per via del proprio corpo che invecchia. Ha paura che continuerà a lottare, ma non sarà abbastanza forte, non sarà abbastanza veloce. In ultima analisi, è definito dal suo stesso corpo. Lui è una persona, e il Joker glielo sta dicendo. Sta dicendo, “Io so chi sei tu. Sei niente. Sei ridotto ad essere solo Bruce Wayne. Io sono qualcosa di molto più grande di te -…. E lo sono sempre stato.”
Infine, a proposito della copertina del numero 40, disegnata da Greg Capullo, Snyder spiega:
“La adoro. Ho detto a Greg che volevo Batman e Joker trasformati in figure mitologiche, in qualcosa che vedresti dipindo in una vetrata. Volevo che combattessero come se la loro storia venisse da una storia antichissima, perchè questa sarà l’ultima volta che useremo il Joker.”