Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Rachele Aragno con la sua illustrazione, realizzata a acquerello e china su carta, “Lucciole”. Buona visione.
Lucciole
Rachele Aragno
Nasce nel 1982 ed ha iniziato subito a disegnare progettando di diventare fumettista. Cosi, finito il liceo linguistico, si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics di Roma diplomandomi in fumetto estero. La gavetta è durata diversi anni, durante i quali ha lavorato con svariate case editrici indie americane tra cui la Red Anvil Comics con cui pubblica il progetto chiamato Owlgirls: un fiumetto cartaceo, dai tratti noir. Nello stesso periodo collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per un opuscolo sulla depressione e partecipa alla mostra collettiva “Rudy Valentino a Matera“. Al momento crea illustrazioni su commissione e lavora alla sua prima graphic novel per Bao publishing.
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