Presentare al pubblico la Max Bunker Press ed il suo storico ammiraglio e’ sempre un grande imbarazzo. Come si puo’ parlare, proponendosi di dire qualcosa di nuovo senza scadere nel banale, della case editrice che pubblica grandi classici del fumetto italiano del calibro di ALAN FORD, KRIMINAL e SATANIK e dell’uomo che oltre ad aver creato questi personaggi ha portato per la prima volta nella nostra penisola i grandi super-eroi della Marvel Comics?
Forse e’ meglio tacere. Lascio, dunque, la parola a Thea Valenti che ci parlera’ del passato, del presente e del futuro della MBP.
Come consideri il bilancio di MBP per la stagione appena conclusa? Che impressioni hai avuto riguardo il mercato del fumetto?
Considerando la realtà del momento, neanche malaccio direbbe il Boss.
Nell’ultimo anno, grazie ad una serie di iniziative multimediali di enorme rilievo nazionale e internazionale, dai film dedicati ai grandi eroi Marvel fino all’iniziativa de “I classici del fumetto” tenuta a battesimo da “La Repubblica”, le nuvole parlanti sembrano aver avuto una rinnovata visibilità ed una inedita consacrazione culturale. Queste iniziative, secondo te, hanno prodotto dei riscontri concreti sul mercato dei fumetti e, nello specifico, dal punto di vista della MAX BUNKER PRESS?
Non si è mossa foglia. I quotidiani hanno una forza tale di penetrazione che si sono trasformati in veicoli di vendita. Videocassette, libri, dvd, oggettistica varia (borse, occhiali etc ..). Loro vendono tutto a prezzi contenuti, ma è un fenomeno di marketing e basta.
Nell’ambito de “I Classici di Repubblica” la MBP spicca, pero’, proprio per la sua assenza. Personalmente ritengo che su un totale di 50 volumi almeno un paio di personaggi creati da Max Bunker avrebbero dovuto avere una propria monografia. Come mai i personaggi della scuderia MBP mancano all’appello?
ALAN FORD ci era stato richiesto. Max Bunker ha detto e KRIMINAL e SATANIK che fanno parte importantissima della storia del fumetto moderno, i fumetti della grande svolta? La risposta è stata evasiva … si va beh dopo magari. Max Bunker è una persona di principi e giudicando poco ortodosso il sistema ha negato L’Alan. E chi ci perde è Repubblica non Max Bunker.
Quali prodotti, tra quelli pubblicati nella passata stagione, vi ha dato maggiore soddisfazione?
Per i fumetti BEVERLY KERR che nella sua mini-serie ha confermato tutto quello che di bene aveva suscitato nella serie precedente. Poi Riccardo Finzi, il giallo numero 15, dal titolo “Penny black” che ha raggiunto il massimo che un libro possa ottenere, successo di pubblico e critica!
Quali prodotti delle altre case editrici ti hanno maggiormente colpito?
L’imperativo nella MBP è: “massimo rispetto per il lavoro altrui e niente giudizi”. Quindi tutti.
Quali obiettivi si prefigge la MBP nel 2003/04?
Quanto meno mantenere le posizioni acquisite e magari qualcosina in più.
Quali saranno le principali proposte e novità con le quali vi accingete a sfidare il mercato? Su quali titoli puntate maggiormente? Ci saranno personaggi nuovi di zecca targati MBP nelle edicole?
Al momento escluderei personaggi nuovi. Invece ci saranno particolari iniziative di un certo interesse.
Quali cambiamenti prevedi nel prossimo futuro nel mercato fumettistico nostrano?
Il destino fumettorum è di nicchia. Quindi l’orientamento sarà verso prodotti di qualità a prezzo medio-alto.
Secondo te a quale “evoluzione” sarà soggetto prossimamente il fumetto? Ci sarà uno sviluppo massivo dei web-comics, magari anche con la produzione di appositi Dvd (un po’ come sta provando a fare la statunitense Crossgen Comics)? Oppure la sorpresa potrebbe venire da una riscoperta delle edicole o da un loro totale abbandono?
Sui web-comics ci sono parecchie perplessità. Più che il video, il fumetto rimane un prodotto cartaceo. I comic-shop non hanno sfondato, sono pochi e per un pubblico selezionato. Sull’edicola gravano costi distribuitivi molto pesanti che implicano minimi di vendita molto elevati. È tutto da verificare. Rifammi la domanda tra un annetto e penso di potere essere più precisa.