Baker, per la quale Chen Wen-Sheng ha vinto il Golden Comic Award come Best new artist nel 2016, è uscito Italia con Tunuè il 12 luglio 2018.
Per capire di che cosa si tratti si può partire dall’esperienza dell’autore, a lungo animatore prima di diventare un premiato fumettista. Grazie a questo percorso, in Baker Chen Wen-sheng dimostra di essere un narratore già maturo, estremamente abile a concatenare immagini per costruire storie, e con un debole per i temi del viaggio come ritorno all’infanzia e del sogno, del resto centrali anche nel precedente Light Station, “storia per immagini” (non un vero e proprio fumetto) finalista al “Neiwan Railway of Dreams Animation and Comic Art Contest”.
Il protagonista dell’opera è un giovane fornaio (da qui il titolo inglese “baker”), che ama il suo lavoro e si accompagna a un piccolo pesce in boccia. È proprio questo animaletto a fornire la possibilità di aprirsi al viaggio, a un’evasione che è ritorno all’infanzia e ricerca fantastica. Apparentemente rinchiuso in uno spazio che è metafora del limite, il piccolo pesce è capace di liberarsi e trasformarsi in un enorme pesce-destriero volante cibandosi del pane appositamente cotto dal fornaio, e portare il suo amico con sé, alla scoperta di splendidi mondi.
La loro storia è narrata in quattro brevi episodi introdotti da una prefazione dell’autore, che ci suggerisce anche una chiave di lettura. Chen racconta infatti che da bambino erano proprio i disegni ad aprire le finestre dove trovava porte chiuse e che la fantasia, grazie al disegno, sapeva portarlo con sé in viaggio. Queste parole non sono superflue, soprattutto se pensiamo che sono tra le pochissime concesse in questo bel libro che è, lo possiamo dire, un racconto di pure immagini.
Se escludiamo i titoli di ogni capitolo, in italiano e cinese per conservare la suggestione della scrittura logografica, possiamo dire che la storia sia puro colore e forme. Per questo motivo, Baker è un racconto che parla una lingua universale, in cui le immagini sono simboli mai univoci e la bellezza è sempre una domanda gioiosa, mai una risposta perentoria.
Nel suo insieme, questo fumetto è composto da storie semplici, comprensibili al lettore giovanissimo ma apprezzabili anche per il lettore maturo. Tuttavia al lettore, che sia adulto o bambino, i capitoli non bastano: la formula narrativa utilizzata (il racconto di scoperta e di viaggio) ha proprietà sterminate e alla fine quattro racconti sembrano pochi. Forse, uno degli obiettivi dell’autore è che, giunti alla fine, adulto e bambino prendano in mano prendano in mano pastelli, pennarelli e qualsiasi altro strumento possibile e portino il fornaio e il pesce volante nei propri, di mondi fantastici.
Chen Wen-sheng concilia uno stile naïve e decorativo con un’estrema cura dei particolari. Il ritmo è serrato, ma lascia spazio alla contemplazione delle tavole più ricche e complesse, sempre coloratissime. Tuttavia lo stile, molto simile alle più recenti animazioni d’origine statunitense (in particolare ai cartoni della cartoon network), risulta spesso troppo neutro, quasi freddo.
Abbiamo parlato di:
Baker. Il viaggio del fornaio
Chen Wen-Sheng
Traduzione di Lorenzo Andolfatto
Tunué, 2018
151 pagine, cartonato, colori – 17,00 €
ISBN: 9788867903016