Nel 1863, durante la Guerra di Secessione, un gruppo di persone illuminate decide di fondare New Fraternity, un nuovo tipo di comunità utopistica basata sull’uguaglianza e sulla proprietà comune, che non segua le leggi degli Stati Uniti. Sembra quasi inutile aggiungere che le cose non funzionano come sperato dai creatori, con conseguenze drammatiche per tutti gli abitanti della cittadina. Lo sceneggiatore spagnolo Diaz Canales, famoso co-creatore della serie Blacksad insieme a Juanjo Guarnido, usa New Fraternity per mettere in scena un apologo sull’ambiguità della natura umana. Benché la trama risulti scontata e ampiamente prevedibile, bisogna ammettere che l’impianto narrativo creato da Canales funziona, riuscendo a trattare argomenti come il razzismo, la fede, e il rapporto dell’uomo con la natura in modo convincente.
Azzeccata poi l’idea dell’autore di inserire nella storia un “ragazzo selvaggio” e una misteriosa e feroce creatura che aggiungono un piacevole twist horror alla vicenda. I disegni sono affidati Josè Luis Munuera, autore dallo stile elegante e ricercato, che utilizza un tratto realistico nella raffigurazione dei corpi e degli ambienti, per poi passare a uno stile più caricaturale per la creazione dei volti. Il lavoro complessivo è valorizzato dalla colorazione di Sedyas che alterna colori tenui ad altri più cupi, passando anche agli acquerellati. Un volume che, miscelando
l’antica mitologia (Teseo e il Minotauro) e cinematografia moderna (The Village di M. Night Shyamalan), offre una lettura intensa e appassionante.
Abbiamo parlato di:
Fraternity
Diaz Canales, Josè Luis Munuera
Traduzione: Clara Ciccioni
Panini Comics, 2015
128 pagine, cartonato, colori – € 19,00
ISBN: 9788891205513