Quelle che vengono proposte in quest’occasione sono le tavole domenicali prodotte dalla celebre coppia Lee Falk e Phil Davis pubblicate dal 3 settembre 1944 al 27 agosto 1960. Come da tradizione, quando una striscia aveva un notevole successo era naturale che venisse affiancata da una diversa avventura sul supplemento domenicale a colori che i quotidiani dedicavano ai comics. Quindi, mentre i nostri eroi durante la settimana erano alle prese con un’avventura, alla domenica ne proseguivano un’altra totalmente differente. Nel caso dei personaggi in questione notevole è anche la differenza stilistica adottata dagli autori per queste tavole, nelle quali hanno preferito una narrazione più illustrativa che fumettistica, facendo un sistematico uso di didascalie al posto delle tradizionali nuvolette. Cosa che rende un po’ difficoltosa la lettura, frammentandone molto il ritmo, ma che probabilmente serviva agli autori (come sottolineato dall’attenta prefazione al volume) per raccontare più approfonditamente in una sola pagina la trama che si stava sviluppando, che prevedeva un continuo peregrinare alla ricerca delle situazioni più strampalate ed esotiche, dal pirata Babbo Natale al ritrovamento della fonte della giovinezza, dalle profondità di Atlantide ad una spedizione tra i ghiacci polari. Una fantasia immaginifica ed ingenua che oggi sarebbe fuori posto, e che probabilmente si aggrappava ad una conoscenza del mondo che per i più era ancora confusa, nonostante si fosse in piena epoca moderna. È difficile che qualcuno non conosca, almeno sommariamente, il celebre illusionista Mandrake e il suo fido aiutante africano Lothar, icone entrate nell’immaginario collettivo più per il loro fascino naif che per la frequentazione delle loro storie. Cio’ è anche dovuto alla colpevole mancanza di ristampe di questo materiale alla portata di lettori poco facoltosi, decisamente non attratti da quelle che la Comic art, con rigore filologico, propose negli anni 80 e che oggi sono vendute a peso d’oro; anche se, a onor del vero, la stessa casa editrice nel decennio scorso propose in una collana economica da edicola le striscie giornaliere. Quello che è mancato, in questi anni, è la presentazione di una ristampa adeguata, da libreria, non troppo costosa e rivolta ad un pubblico non collezionista che abbia consentito alle nuove generazioni di avvicinarsi a questi personaggi o ad altri loro coetanei, come Phantom, Flash Gordon, Brick Bradford, Terry e i pirati ecc. Probabilmente, pero’, se questi characters oggi trovano il giusto riscontro solo in un pubblico più attratto dall’amarcord e dai ricordi della giovinezza perduta, ciò è dovuto al fatto che molto tempo è passato dalla creazione di queste storie ed ovviamente il linguaggio fumettistico e il gusto dei lettori si è notevolmente evoluto. In sostanza, pur apprezzando questo tipo di letture, è normale capire che questo tipo di materiale è invecchiato male ed è necessario accostarsi ad esso col disincanto adeguato e fare uno sforzo notevole per superare le reticenze dovute alle tematiche trattate e alle ingenuità narrative adottate. Oggi un illusionista quasi onnipotente che se va in giro in frack e mantello accompagnato da un gigante di colore vestito solo con una straccio di pelle leopardo sarebbe poco credibile e terribilmente politically incorrect (per usare un’espressione che non amo). Se poi notate lo sguardo che il protagonista ostenta continuamente, un misto di alterigia e odiosa supponenza aristocratica, non potrete che riversagli addosso quintali d’antipatia. Curioso che questo sia affermato dal sottoscritto; un lettore che ama queste storie e che ha trovato la lettura di questo volume molto divertente (Alberto Casiraghi).
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