Tanto Natural Born Killers, un pizzico di Bowling a Colombine e il solito stile Trapassati Inc. Ecco qui la ricetta di questo quattordicesimo numero di John Doe, albo che segna l’inizio di una trilogia tutta incentrata sui tre “aiutanti” di Morte: Guerra, Fame e Pestilenza. Il protagonista di questo primo capitolo della trilogia è Guerra, che si gode una vacanza accompagnando una giovane coppia in una serie di scorribande assassine nello stile della pellicola di Oliver Stone e Tarantino, fino a quando questi non incroceranno la strada (grazie allo zampino del Fato) con John Doe. Un buon numero, il cui unico difetto (se di difetto si può parlare) è una certa tendenza dello sceneggiatore, Lorenzo Bartoli, ad avventurarsi in “sermoni” talvolta stucchevoli. Deludono un po’ anche i disegni di Giuseppe Manunta che, pur confermandosi ad alti livelli, da una prova meno incisiva del suo talento rispetto a quella – più brillante – data nel numero tre (Francesco Farru).

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