Italian Gods (da American Gods di Gaiman ndr), ovvero la morte di un piccolo, inutile Dio nelle pagine della pi? giovane e ambiziosa serie italiana di formato bonelliano. Bartoli conduce le danze, con una sceneggiatura veloce e in buona parte intelligente. Qualcosa non sempre funziona, per esempio nel finale eccessivamente intimistico. I personaggi hanno a volte reazioni poco giustificate dalla vicenda, ma si tratta comunque di una prova interessante e coraggiosa, grazie anche ai disegni asciutti ed espressivi di Burchielli. Una delle migliori storie del primo anno di vita di John Doe. Sempre più interessanti le copertine di Carnevale (Guglielmo Nigro) .

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