Vecta: sfrecciando nella Tokyo dei futuri anni ’80

Vecta: sfrecciando nella Tokyo dei futuri anni ’80

Luca Tieri, fumettista italiano emigrato (con successo) nel Sol Levante, confeziona una storia d’azione e d’intrattenimento adrenalinica e visionaria.
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Tokyo, 2032. Un gruppo di motocicliste fuorilegge viene reclutato da un gruppo di scienziati per partecipare alla ricerca su una nuova forma di energia. Tokyo, 2055. L’hacker di nome Telemaco viene reclutato da una agenzia governativa per sviluppare una intelligenza artificiale che faccia breccia in un sistema informatico protetto. L’incontro con l’ex motociclista Irina e il rapporto che si sviluppa tra lei e Vecta, il programma che ben presto diventa entità a sé stante, sono la chiave per un’avventura vorticosa che mescola misteri e azione.

All’incrocio tra il cyberpunk del Ghost in the Shell di Masamune Shirow e dell’Akira Katsuhiro Ōtomo, le influenze di autori nipponici anni ’80 come Eguchi Hisashi, Sonoda Kenichi e Tsukasa Hōjō (come dichiarato in una intervista rilasciata a Le Fauci), ma anche una smaccata ispirazione, sia per il gusto della sessualità tecnorganica ma anche per certe ingenuità e leggerezze di trama, al Ranxerox di Tamburini e Liberatore, nasce l’opera Luca Tieri, gaijin mangaka che da anni vive e lavora in Giappone, qui al suo primo fumetto lungo.
Vecta è un fumetto che non fonda la sua forza sulla trama, piuttosto semplice e lineare, leggera e piuttosto derivativa, né sulla psicologia dei personaggi, spesso abbozzati e definiti seguendo dei classici tipi del racconto cyberpunk, qui arricchito da figure femminili più sfaccettate e forti: il vero pilastro portante dell’opera è la sperimentazione grafica, fondata sulla velocità del segno, il ritmo forsennato e la frammentazione della tavola, che rielabora e fa sue tutte le influenze visive di cui abbiamo parlato.

Pur sacrificando la definizione del dettaglio per quanto riguarda i personaggi, la vera forza di Tieri si vede già riassunta nella copertina, con una titolo in obliquo e una figura femminile sensuale e imperscrutabile: velocità, composizione e sensualità. L’artista concentra il suo talento sulle geometrie delle architetture e la precisione del design tecnologico che guarda a una fantascienza retrò, in puro stile anni ’80; figure femminili dalle anatomie eleganti e slanciate che sembrano prolungamenti delle moto stesse e che si stagliano in spazi in cui gli sfondi sono spesso assenti; linee di velocità e tratteggi rapidi che tagliano chirurgiche i bianchi abbondanti, spesso riempiti da retini grigi e occasionalmente da esplosioni di colore che danno ancora più energia all’azione; vignette che si spezzano e si ricompongono, seguendo una costruzione sempre nuova di pagina in pagina, che alterna strutture più geometriche ad altre libere di spaziare in una dimensione che oscilla tra sogno e matrice informatica.

Pur presentando alcuni difetti, Vecta è un fumetto d’esordio divertente e ricco di spunti visivi, un grande omaggio agli anni ’80 della fantascienza e del fumetto, sia italiano che nipponico, perfetta sintesi di un autore il cui divertimento e la cui gioia di disegnare traspare da ogni pagina.

Abbiamo parlato di:
Vecta
Luca Tieri
Coconino, 2021
240 pagine, brossurato, bianco e nero e colori – 22,00 €
ISBN: 9788876185373

Vecta

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