«Cari amici,
ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione di tutte le ambizioni della mia infanzia.
Sfortunatamente non sono più in grado di mantenere il ritmo di programmazione di una strip quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano continuati da un altro perciò annuncio il mio ritiro. […]»
Così Charles M. Schulz, nel febbraio del 2000, si congedava dai propri lettori. La sua eredità negli anni è stata raccolta dal figlio Craig Schulz, presidente della Charles M. Schulz Creative Associates, che ha selezionato con estrema cautela i progetti in cui avrebbero continuato ad apparire Charlie Brown e soci.
Allo stesso Craig si fa risalire l’idea di realizzare Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts, da lui sceneggiato e prodotto insieme a Cornelius Uliano e a Bryan Schulz (suo figlio nonché nipote di Charles).
Il lungometraggio, co-prodotto da Paul Feig e Michael J. Travers e distribuito da 20th Century Fox, costituisce il riuscito debutto nel mondo dell’animazione in computer grafica e del 3D dei personaggi nati sulle strisce a fumetti.
Arriva Charlie Brown!
Charlie Brown e le sue insicurezze, paure e senso di inadeguatezza costituiscono da sempre dei motivi ricorrenti nei Peanuts e rappresentano contestualmente il cuore della vicenda narrata nel lungometraggio. La ragazzina dai capelli rossi, di cui Charlie Brown è follemente innamorato, diventa l’emblema dell’amore non corrisposto, il segno tangibile di ciò che desidera ma sa di non poter ottenere. Parallelamente si dipanano le avventure di Snoopy contro il suo nemico giurato, il Barone Rosso, a cui sono legati alcuni dei momenti migliori della pellicola. Nella sua fantasia il temerario bracchetto immagina di trasformarsi in un “asso della prima guerra mondiale” e di viaggiare a bordo della sua cuccia lanciando a briglia sciolta la propria creatività. I suoi viaggi permettono sia agli sceneggiatori che agli animatori di immaginare passaggi divertenti e scenari suggestivi. Ovviamente le trovate dell’inseparabile bracchetto di Charlie Brown sono tante e tutte caratterizzate da una puntuale rielaborazione della realtà circostante.
Ben caratterizzati anche gli altri personaggi, da Lucy a Schroeder, da Linus a Sally e via discorrendo. Come nelle strisce, gli adulti non compaiono mai direttamente e la loro presenza è resa mediante una voce fuori campo contraffatta e incomprensibile: i ragazzini parlano un’altra lingua e viaggiano su frequenze differenti.
Hai un’aria familiare, Charlie Brown!
È innegabile la difficoltà intrinseca della sfida affrontata dal regista Steve Martino (già noto per Ortone e il mondo dei Chi e L’Era Glaciale 4: Continenti alla deriva): realizzare un lungometraggio in grado sia di soddisfare chi conosce bene le strisce dei Peanuts sia di convincere chi vuole qualcosa di nuovo, contribuendo al contempo a diffondere il marchio di Schulz presso le nuove generazioni. Una buona intuizione, connaturata a tali premesse, consiste nell’introdurre sottili differenze nel lungometraggio rispetto alle strisce, riuscendo a risultare fedele ma mantenendo un certo margine di libertà espressiva.
L’universo narrativo dei Peanuts fumettistici si basava su battute rapide, profonde e incisive, che poco si adatterebbero a riempire gli oltre novanta minuti del film. Pertanto gli sceneggiatori hanno preferito compattare le scene e inserire un finale che fosse una quadratura del cerchio, con un messaggio chiaro e preciso.
In tal modo plausibilmente ci si rivolge a un pubblico più giovane di quello decisamente universale delle strisce. Va detto comunque che Charles M. Schulz è accreditato come autore del soggetto, a testimonianza della volontà di non discostarsi più del dovuto dalle strip. L’intento di omaggiare l’opera di Schulz è evidente anche graficamente sia per la presenza delle onomatopee che per i balloon del pensiero che raffigurano i personaggi disegnati in due dimensioni alla maniera delle strisce a fumetti. La resa in 3D per una volta non risulta invasiva e permette di rendere visibile una maggior profondità dei personaggi, quasi a renderli più vicini agli spettatori.
Bel colpo, Charlie Brown!
L’uscita del film è concomitante alla ricorrenza del sessantacinquesimo anniversario dal debutto della striscia e dei cinquant’anni dallo speciale televisivo A Charlie Brown Christmas, celebrate in varie mostre e iniziative sparse in tutto il mondo. L’intento celebrativo del lungometraggio è palese e ne emerge una passione verso i Peanuts e la loro storia che certamente ha contribuito nel difficile compito di rendere sul grande schermo la profondità e l’essenzialità delle strisce di Schulz.
Abbiamo parlato di:
Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts
Regia di Steve Martino
Prodotto da Blue Sky Studios
Distribuito da 20th Century Fox
USA, 2015
93 minuti
Uscita italiana: 5 novembre 2015