Comunicato Stampa
“BLACKSCREEN”: IL FUTURO SI PUÒ CAMBIARE? ESISTE IL LIBERO ARBITRIO O SOLO UN DISEGNO DIVINO IMMUTABILE? UNA GRAPHIC NOVEL INTENSA, UN PROFONDO VIAGGIO NELLA PSICHE UMANA E NELLA FANTASCIENZA. IL NUOVO FUMETTO DI LUCIO STAIANO, GIUSEPPE ANDREOZZI E FUBI EDITO DA SHOCKDOM
Editore Shockdom – Collana Shock – Pagine 112 – Prezzo 12 €
Disponibile dal 22 gennaio, BlackScreen è la nuova graphic novel edita dalla casa editrice Shockdom. Un intenso viaggio nella psiche umana e nel mondo della fantascienza nato da un’idea di Lucio Staiano, fondatore e CEO di Shockdom, sceneggiato da Giuseppe Andreozzi e magistralmente illustrato da Giovanni Fubi Guida, grande talento del racconto per immagini.
BlackScreen non è solo un fumetto, una storia ben scritta e abilmente tradotta in disegni. BlackScreen è un’opera che coinvolge il lettore e lo porta ad interrogarsi sul significato più vero e profondo delle parole libero arbitrio e disegno divino. È un faccia a faccia con un futuro già scritto e immutabile. È un incontro ravvicinato con la morte che toglie quella patina di ipocrisia, intrinseca nell’uomo, mettendolo di fronte ad una grande verità che forse troppo spesso nasconde a se stesso: la vita non è eterna, il tempo a disposizione non è illimitato.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è chiesto “e se una macchina fosse in grado di prevedere il destino di tutti?”. Una domanda che ossessiona anche Garret O’Daniel, creatore dell’algoritmo alla base della tecnologia capace di predire il futuro. E se questa macchina, che non a caso nel fumetto si chiama Spoiler, rilevasse senza margine di errore anche il giorno esatto in cui moriremo? Una realtà con cui deve fare i conti Frank Rosenthal quando riceve il proprio avviso di morte: il cosiddetto BlackScreen. Due uomini le cui vite si incroceranno con quelle di Brian e Amanda: lui in possesso di una backdoor che gli permette di conoscere il destino di tutti, lei sopravvissuta ad un terribile incidente stradale in cui ha perso la vita tutta la sua famiglia e ossessionata dall’idea della morte.
Ma lo Spoiler è solo una macchina e la macchina non è malvagia, non prevede perfettamente il futuro, sono gli uomini, suggestionati dalle previsioni, a renderlo ineluttabile.
“Avevo vent’anni quando iniziai a pensare ad una storia che parlava di Oroscopi quasi infallibili e di uomini che li rendono tali. Ne feci un racconto, G.O.D., che fu inserito nella silloge Dipoli Umani, ma l’idea di base non mi abbandonò mai del tutto. – dichiara l’ideatore Lucio Staiano – Lo scorso anno chiesi a Giuseppe Andreozzi di aiutarmi a farla diventare una graphic novel. È stato molto paziente con me che, come un avvoltoio, facevo le pulci su tutto quanto mi inviava, ha compreso lo spirito della mia scintilla iniziale e l’ha ampliato, dando corpo ai personaggi e intrecciando sapientemente i loro percorsi, scrivendo veramente una gran bella storia. Quando poi è stato il momento di decidere chi avrebbe disegnato BlackScreen, la scelta è caduta quasi immediatamente su Fubi, giovanissimo artista che per Shockdom aveva già realizzato i disegni di Agorafobia; il volume che stringete in mano è la prova che è esattamente così che doveva andare. Fubi ha dato corpo e anima ai protagonisti della storia ed è chiaro che Brian, Garret, Frank e Amanda non potevano essere differenti da come lui li ha ritratti, che il mondo di BlackScreen doveva avere questi scenari, questi esatti colori.”
“Quando Lucio mi ha presentato l’idea che poi è diventata BlackScreen, ho pensato subito: questa storia ha qualcosa da raccontare. – afferma lo sceneggiatore Giuseppe Andreozzi – Adoro la fantascienza Dickiana e quindi sapevo di avere le carte in regola per capire la storia e tradurla in qualcosa di buono. Avevo parlato con Lucio altre volte in diverse fiere. Avevo capito le intenzioni che Shockdom aveva sulla realtà fumettistica e ci tenevo a lavorare per loro. Da lì ci abbiamo messo un po’ a trovare un equilibrio su quello che Lucio mi chiedeva e la mia visione, ma se ci siamo riusciti, è proprio perché entrambi sapevamo che BlackScreen ha qualcosa da dire e volevamo che anche gli altri lo ascoltassero. Questa storia avrebbe portato il lettore in una foresta buia e lo avrebbe colpito alla testa, per dirla alla Kafka e credo che ci siamo riusciti.”
“BlackScreen è un fumetto per tutti. Perché parla di noi. Di noi oggi. Di noi ieri. Di noi domani. – conclude Fubi – Parla dell’uomo e delle sue paure ancestrali. Del provare a esorcizzarle attraverso l’unica vera nostra arma: l’intelligenza, madre della tecnologia. Da Shockdom mi aspetto prodotti di un certo livello, spero di esserne stato all’altezza.”
BlackScreen è disponibile dal 22 Gennaio in fumetteria, libreria e online su www.shockdom-store.com.