di Greg Rucka, Jesus Saiz, Cliff Richards
Planeta De agostini, 2007 – 192 pagg. col. bros. – 11,95euro
Omac era un personaggio nato negli anni ’70 dalla mente del grande Jack Kirby, e l’acronimo stava per “One Man Army Corps”, ossia un esercito di un solo uomo, concetto rivitalizzato all’inizio degli anni ’90 da un John Byrne in formissima e ora ripreso da Greg Rucka, per incastrarlo nella deriva catastrofica di Crisi Infinita. “Il progetto Omac” è quindi un volume utile per capire appieno alcuni elementi narrativi che stanno alla base del mega evento DC Comics, anche se è leggibile a sé stante. La vicenda ruota attorno alla squadra segreta Checkmate e al suo capo, quel Maxwell Lord un tempo finanziatore della Justice League, che decide tramite Brother I (il grande occhio spionistico ideato da Batman dopo i clamorosi eventi di Crisi d’identità) e il progetto Omac di eliminare tutta la popolazione meta-umana, a suo parere pericolosa per l’umanità. Nonostante alcune prevedibili situazioni (stiamo pur parlando di un fumetto di genere) qualche spunto d’interesse questa miniserie lo contempla, come il colpo di scena fragoroso che vede protagonista Wonder Woman. Una lettura divertente grazie alla personalità dei testi di Rucka, capace di gestire la storia in maniera efficace, e ai disegni Jesus Saiz che, benché mal celi qualche indecisione e ricalcatura di troppo, pare più convincente che su Manhunter. (Alberto Casiraghi)
Il progetto Omac
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