Mai come ora: i fumetti e la guerra

Mai come ora: i fumetti e la guerra

Una lista di fumetti che parlano di guerra in modo più o meno esplicito e con un grado di retorica o opportunismo a livelli controllati.
In Serbia la gente deve affrontare la dura realtà della vita sotto questa o quella pressione… Non può fare a meno di mettere tutto in discussione… Posso immaginare che, se fossi nato in qualche meravigliosa città dell’occidente, resterei stupito e ipnotizzato davanti a palazzi magnifici, costruzioni imponenti e altissime cattedrali… Essendo un tipo pigro, non mi prenderei la briga di mettere in discussione quella realtà. Probabilmente andrei a nuotare dimenticando tutto.
(Aleksandar Zograf – Regard from Serbia)

A volte si attraversano strani periodi senza necessariamente viverli. In questi strani giorni, in cui la gabbia della retorica si allarga e si stringe in modo compulsivo attorno a tutto ciò che è notizia, non riesco a formulare un pensiero chiaro su quello che sta succedendo. Posto che forse la mia ipersensibilità verso la situazione geopolitica sia anche dovuta alla mancanza di una vera stabilità interiore, non riesco comunque a distinguere completamente quello che faccio da quello che sento e alla fine non riesco a cambiare canale alla TV o altrove.
Sono le 16 di un pomeriggio libero e sono qui a scrivere qualcosa sui fumetti con la mia fidata tazza di té. Non credo, e spero, di non essere particolarmente originale dicendo che mi riesce difficile farlo
.Ho letto ottime cose ultimamente, ma è inevitabile che la mia, e credo anche la vostra, attenzione si dovrebbe rivolgere a qualcos’altro. Sia chiaro, non sto dicendo che il conflitto in atto deve distogliere l’attenzione dai fumetti o peggio ancora dall’arte (della distrazione).
L’arte è nella realtà: la racconta, la sintetizza a volte in modo quasi miracoloso.
Questi strani giorni sono buoni per leggere o rileggere quei fumetti che di guerra parlano in modo più o meno esplicito e con un grado di retorica o opportunismo a livelli controllati.
Ecco un elenco, forzatamente incompleto, in rigoroso ordine alfabetico per autore del disegno:

Afghanistan Attilio Micheluzzi Lizard 2002
Bab el Mandeb Attilio Micheluzzi Rizzoli Milano Libri 1987
Marcel La brume Attilio Micheluzzi Milano Libri 1985
Siberia Attilio Micheluzzi Lizard 1999
Caricaaa! Dino Battaglia Fabbri Editori 1979
Uomini in guerra Mino Dilani e Dino Battaglia Fabbri Editori 1979
Cronache del dopobomba Bonvi Granata 1992
Perramus A.Breccia e Sasturain Glenat 1987
La rivolta dei racchi Guido Buzzelli Alessandro Editore 1998
Racconti di guerra Will Eisner Punto Zero 2000
Jonas Fink (L’infanzia e L’adolescenza) Vittorio Giardino Lizard 1997-1998
Luna di guerra Hermann e Van Hamme Alessandro Editore 2001
Fax da Sarajevo Joe Kubert Alessandro Editore 1999
Nicaragua Riccardo Mannelli Art Core 1985
Gen di Hiroshima – Keiji Nakazawa – Panini Comics
Aficionados Andrea Pazienza (all’interno del volume Francesco Stella) Coconino Press 2002
Gli scorpioni del deserto Hugo Pratt Lizard 2001-2002
Palestina Joe Sacco Phoenix 1998/Einaudi 2002
Persepolis Marjane Satrapi – Lizard 2002-2003
Maus Art Spiegelman RCS Libri 1997
Ali d’argento Ayumi Tachihara Panini Comics
Al tempo di papà Jiro Taniguchi Planet Manga 2000
Cronache d’armi Mino Dilani e Sergio Toppi Fabbri Editori 1979
Hitler=SS Vuillemin e Gourio Edizioni Topolin ???
Bretagna Wazem – Lizard Edizioni 2000
L’angelo sterminatore Danijel Zezelj Edizioni Di 1997
Pagliacci Ade Capone Danijel Zezelj – Liberty
Psiconauta Aleksandar Zograf Punto Zero 1999
Saluti dalla Serbia Aleksandar Zograf Punto Zero 2001

L’elenco poteva essere molto più lungo o anche no, non è importante. La pace (e la guerra) sono sentimenti profondi e quindi contrastati. Non si deve parlarne o scriverne troppo perché si tende a divagare, ad essere imprecisi o, peggio, superficiali. Leggere fumetti è talvolta divertente, altre gratificante, altre ancora un passa (perdi) tempo. Dedicate un po’ della vostra attenzione a questi fumetti o almeno a questa guerra.
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