Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Guido Brualdi con la sua illustrazione “Credo nell’illusione”. Buona visione.
Credo nell’illusione
Guido Brualdi
Guido Brualdi è un fumettista, illustratore e musicista pesarese e probabilmente ci nasconde qualcosa. Per avere 23 anni ascolta musica strana e si veste parecchio fuori moda, si descrive timido ed introverso ma non perde mai l’occasione per salire su un palco o per raccontare della sua vita nei propri fumetti. Come fumettista e illustratore ha collaborato con Roche Italia, Lök Zine e alle prime autoproduzioni come Luciana e Prima di Luciana (Incubo alla Balena, 2018) è seguito Mememen (Incubo alla Balena, 2019) e Via di Qui, pubblicato da MalEdizioni, 2020. Come musicista ha composto due EP a nome Lucy Anne Comb e un terzo come Guido Brualdi/ Lucy Anne, e forse non è un caso che i suoi primi fumetti si chiamino Luciana e Prima di Luciana. Questo nome femminile che muta e si traduce è il nome che Guido ha associato a un periodo della sua adolescenza e agli amori che questo contiene. Per semplificarsi la vita il suo primo disco ESTINZIONE 666 (ascoltalo qui) è uscito semplicemente con il suo nome.
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