“I grandi chi li capisce! Prima inventano le cose divertenti come le gomme americane che fanno il palloncino, e ci mettono anche dentro il tatuaggio. Poi guai se ti vedono masticare, guai a fare i palloncini e guai se non vuoi lavarti!”
(La Stefi)
Autrice dall'immenso talento artistico e narrativo, Grazia Nidasio, è stata senza dubbio la più grande autrice del fumetto italiano. Fumettista dal segno personalissimo, formidabile narratrice e illustratrice tra le più amate dai ragazzi, Grazia Nidasio ha saputo raccontare i cambiamenti della nostra società, con un acume e un'originalità tali da renderla unica.
Classe 1931, Grazia inizia a lavorare fin dal 1952, anno del suo esordio come illustratrice per il Corriere dei Piccoli. E' proprio per la mitica testata per bambini, che crea il suo primo personaggio, Alibella. Da quel momento Grazia Nidasio collabora con le più importanti case editrici italiane specializzandosi nell'editoria per ragazzi; l'autrice è molto affascinata dall'universo giovanile e inizia a descriverlo con il suo stile che anno dopo anno va sempre più perfezionandosi. Ecco quindi il personaggio di Violante, che possiamo definire un preludio al suo personaggio di maggior successo, Valentina Mela Verde, che appare sulle pagine del Corriere dei Piccoli nell'ottobre del 1969. Con Valentina, Grazia inizia a raccontare l'universo adolescenziale; le storie di Valentina sono quelle di una tipica ragazza che vive la sua quotidianità tra amici, scuola e famiglia. Ed è proprio in essa che l'autrice crea un altro personaggio destinato ad avere un successo superiore a quello di Valentina: la sua sorellina piccola Stefania detta La Stefi.
Ebbene si, questa piccola bimba sopravvive all'ultima avventura di Valentina che termina con la chiusura del Corriere dei Ragazzi nel 1976. Da quel momento, la Stefi è l'assoluta protagonista di una serie di tavole in cui umorismo e satira trovano una perfetta simbiosi grazie al talento di Grazia Nidasio. Una serie di vignette venne pubblicata addirittura sul più importante quotidiano italiano, Il Corriere della Sera e il personaggio otterrà un successo tale che le verrà dedicata anche una serie animata.
Nonostante Valentina Mela Verde sia il personaggio con cui Grazia Nidasio viene spesso ricordata nel mondo dei comics, la Stefi rimane sempre la mia Nidasio preferita. La Stefi (l'articolo prima del nome è d'obbligo vista l'ambientazione milanese) è un personaggio che potrebbe appartenere alla categoria dei monelli della storia dei comics: dai Peanuts di Schulz fino a Mafalda di Quino, passando per Dennis the Menace e via dicendo, la storia dei comics è piena di personaggi infantili. Eppure la Stefi è davvero un personaggio talmente singolare da far breccia subito nel cuore dei lettori. E con lei tutto l'universo familiare: dalla già nota sorella maggiore Valentina, ai genitori e soprattutto agli amichetti: “la” Pontiroli Samanta, compagna di banco, passando attraverso l'Ezio Maria, vicino di casa appassionato di tecnologia, fino al suo cagnolino Ubu. Le avventure di Stefi sono un perfetto concentrato di realtà e umorismo ed un continuo rapportarsi con il mondo dei grandi: “Ma perché ai bambini si possono fare tante domande e ai grandi no?” Si domanda la piccola protagonista dopo aver subito il classico terzo grado da una signora ed essere stata rimproverata dalla madre per le sue risposte. E tavola dopo tavola, Grazia Nidasio fotografa perfettamente la nostra società di quel periodo e nel leggere oggi le avventure della piccola Stefi non possiamo non notare, e sorriderne, i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni; la Stefi è costretta a guardare con papà il film la sera perché nelle famiglie degli anni ‘70 e ‘80 di TV ce n'era solo una; la Stefi si trova in un centro artistico e fa un disegno in cui la casa è gialla col tetto blu e il sole verde e diventa una bambina che sente l'astratto; e via dicendo, le avventure di Stefi sono spassose, acute nel fotografare il mondo dei bimbi con quella giusta dose di satira che bilancia questo piccolo capolavoro della nona arte che, anche a rileggerlo oggi, non ha perso un briciolo della sua freschezza originale. Leggi la Stefi e ti diverti tanto, oggi come ieri.
“Grazia Nidasio riassumeva in sé la tradizione narrativa della migliore editoria per ragazzi che sa rinnovarsi nella qualità. Che non muore mai. Anzi si rigenera in autori come J. K. Rowling e Roald Dahl…” scrive Ferruccio de Bortoli nella sua introduzione al volume consigliato. E aggiunge che: …”un fantasy non ha bisogno di scenari medievali modello Trono di Spade… Nella vita di tutti i giorni c'è più fantasy di quanto si possa immaginare. E Grazia Nidasio lo ha dimostrato con le sue storie…”.
Grazia Nidasio: la più grande di tutte.
Curiosità
Grazia Nidasio ha vinto, nel 1972, quello che era il maggior premio fumettistico italiano, lo Yellow Kid. Ha vinto anche il Premio Andersen nel 1987, e alla carriera nel 2001.
La Stefi ha continuato a essere pubblicata sul Corriere dei Piccoli fino al 1992.
Edizione consigliata
Ultima in ordine di tempo è anche quella che preferisco: la scelta delle strip è ottima, bella la veste grafica e in più una sentita e nostalgica prefazione di Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera.
Altre edizioni
La Rizzoli, quarant'anni prima dell'edizione consigliata, dedicò alla Stefi un volume intitolato Ciao sono la Stefi, seguito da un'altro analogo due anni dopo intitolato Ciao sono sempre io, la Stefi.
Sempre Rizzoli, già nel 2014 aveva dedicato una raccolta al personaggio di Grazia Nidasio dal titolo Stefi, ci si rivede eh?
Da segnalare che la Stefi è stata protagonista di una serie di libri dedicati all'ecologia.