Capo Horn #1 – Perrissin e Riboldi in rotta per la Terra del Fuoco

Capo Horn #1 – Perrissin e Riboldi in rotta per la Terra del Fuoco

La RW Lineachiara fa rotta verso Capo Horn, proponendo una splendida avventura a opera di Christian Perrissin ed Enea Riboldi, fatta di cowboy e marinai alle prese con il proprio destino nell’estrema America meridionale.

CapHORN_Cover_VOL_1_low-776x1024La lettura di questo primo numero di Capo Horn – miniserie in due volumi edita dalla RW Lineachiara – è stata una di quelle piccole sorprese che non ti aspetti.

Dapprima si è piacevolmente colpiti dal tratto, dalle tonalità vive, dall’ottima costruzione della tavola, e mentre le pagine scorrono di fronte agli occhi la narrazione prende ritmo, introducendo nuovi personaggi e situazioni con naturalità e leggerezza. Un’alchimia riuscita, che rende ogni momento della lettura parte integrante di un intreccio più fitto.
Si passa così da un incipit che non nasconde l’amore nei confronti del genere western a un’avventura che ha il sapore della salsedine, un ritmo che trasporta il lettore dalle placide praterie al fragore del mare in tempesta.
Uno stile narrativo ben dosato che, col tempo, assume contorni sempre più ampi, fino a raggiungere il citazionismo storico e facendo di quest’ultimo il fulcro dell’intera vicenda.

01
Ed è così, con questa narrazione fatta di piccoli sorsi, che si fa rotta verso Capo Horn, nella Terra del Fuoco sul finire del XIX secolo, quando il colonialismo francese dilagava tra le terre dell’estremo continente sudamericano, 03apportando contaminazioni culturali alla vita degli indigeni, mentre  il celebre naturalista Charles Darwin aveva già dato ai posteri la sua teoria evoluzionistica. Tutti elementi che fanno da basamento per il susseguirsi delle vicende dei vari personaggi, accumunati tra loro dal medesimo destino.
In particolare si segnala la presenza del linguista Thomas Bridges, il primo a istituire una missione per assistere le popolazioni autoctone, come quella degli Yamana, costrette alla schiavitù dai coloni europei.

Si passa così dai due cowboy in fuga, Johannes e il vecchio Duca che si portano dietro tanti guai, al capitano di lungo corso Jason Low in fuga da un presente troppo stretto, al bell’ufficiale di marina François Boeldieu che scrive delle lunghe lettere alla propria amata, fino al già citato Thomas Bridges affiancato dalla dolce ma risoluta Anna Lawrence, quest’ultima distinta da un carattere forte, che simboleggia l’emancipazione femminile in un mondo sorretto da uomini.
Un canovaccio ricco ed eterogeneo ben sfruttato dallo sceneggiatore Christian Perrissin, che gestisce a dovere le varie differenze caratteriali, per imbastire un susseguirsi di situazioni credibili e non banali, utili a comprendere a piccoli passi l’intera costruzione narrativa.
In particolare, si sottolinea come tutti gli elementi storici rimangano a livello sottotraccia, senza costituire la messa in scena degli eventi ma fungendo esclusivamente da sfondo, un teatro del quale non si percepiscono mai gli estremi del sipario.

02

Per i meno navigati il tratto di Enea Riboldi – adattato per le bande dessinée – potrebbe trarre facilmente in inganno, zdssadcomplice una colorazione ricca di sfumature, di tonalità accese e adagiate con criterio sulle matite. Ma dopo qualche pagina diventa facile notare un tratto tipicamente nostrano.
L’artista sembra dunque perfettamente a suo agio con la morbidezza della linea chiara, grazie a un perfetto equilibrio tra la corrente francese e quella italiana, con vignette meticolosamente riempite di dettagli, attraverso un realismo tipicamente d’oltralpe.
Completano l’ottimo impianto artistico le riuscite prospettive e inquadrature, del tutto in simbiosi con l’eccellente sceneggiatura.

Abbiamo Parlato di:
Capo Horn #1: La baia rivolta verso Est
Christian Perrissin, Enea Riboldi
RW Lineachiara, Marzo 2014
112 pag, brossurato, colori – 13,95 €
ISBN: 9788897965299

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *