Wonder Woman
Con un incasso, mentre scriviamo queste righe, di 129 milioni di dollari nei soli Stati Uniti inanellando altri piccoli record (come i migliori lunedì e martedì per incasso nel mese di giugno), la pellicola diretta da Patty Jenkins continua ormai sicura la sua marcia mentre nell’industria hollywoodiana l’adattamento sull’eroina DC Comics continua a fare discutere.
Ha infatti destato molta attenzione la proiezione della pellicola riservata ai membri dell’Academy Awards (ma non solo) svoltasi al Samuel Goldwyn Theatre nei giorni scorsi, che ha visto una folla entusiasta accogliere molto positivamente il lungometraggio, tanto che alcuni analisti si sono azzardati nel parlare di possibile candidatura agli Oscar nella categoria “Miglior Film”.
Una grande folla, entusiasta! – ha dichiarato un anonimo membro dell’Academy, facente parte del ramo delle pubbliche relazioni non collegato a Warner Bros., a The Hollywood Reporter – C’è stato un grande applauso per Patty Jenkins e Gal Gadot. E dei “Buu” quando il nome del produttore esecutivo (ora segretario al tesoro di Trump) Steve Mnuchin è comparso sullo schermo. Era una folla molto variegata. Un gran numero dei presenti non erano membri, c’erano diversi adolescenti, ma vi erano anche alcuni membri dell’Accademia più anziani che erano chiaramente interessati al film. Se mai un film come questo dovesse ottenere l’attenzione degli Oscar, questo potrebbe essere quello giusto. La mia ipotesi è che i registi potrebbero voler nominare Patty Jenkins per motivi non strettamente di merito. Ricordate, il film ha ricevuto ottimi commenti.
Il teatro era pieno al 90%. – ha invece riferito un membro femminile che si occupa di sonoro – Ci sono stati molti applausi durante i titoli di coda. Il suono era buono e non nel modo pompato alla Michael Bay. Anche un bel mix. Gli effetti visivi erano okay, alcuni non perfetti, ma il design di produzione era fantastico e anche la musica era stellare. La sceneggiatura era intelligente, quindi la candidatura è una possibilità. E’ un film duro per l’Academy da ignorare, e il fatto che tanti lo abbiano visto e applaudito è un buon segno. È divertente e patriottico nella sua innocenza, vale a dire se sei un repubblicano americano che è stato colpito sulla testa! Non appena Chris Pine arriva sulla scena il film prende il volo e non annoia mai né ti respinge. Potrebbe in effetti raccogliere una candidatura per miglior film. E Gal Gadot è perfetta.
Ma il film sull’eroina DC Comics potrebbe davvero ottenere una nomination agli Oscar nella categoria “Miglior Film”? Nonostante sia ancora presto e la campagna per gli Academy Awards inizierà soltanto tra qualche mese, a sostenere questa possibilità è anche un articolo di Anne Thompson pubblicato nei giorni scorsi su Indiewire, che evidenzia le probabili opzioni, partendo però proprio dalla speciale proiezione al Goldwyn Theatre. La Thompson infatti sgombra subito il campo da possibili illazioni, sottolineando come quell’evento sia uno dei tanti riservati ai membri dell’organizzazione nel corso dell’anno. Tra l’altro, prima della proiezione, non vi è stata nessuna conferenza o Q/A con attori e regista, cosa che ovviamente fa capire che al momento Wonder Woman di fatti non è un contender per l’ambita statuetta. Almeno, per ora.
Molto spesso, i film di supereroi sono in corsa per gli effetti visivi e le nomination tecniche… È difficile credere che Christopher Nolan non abbia ancora ottenuto una nomination all’Oscar come regista, o che “The Lego Movie” non sia riuscito ad averne nel settore animazione. Heath Ledger ha vinto un raro Oscar postumo per la sua interpretazione ne “Il Cavaliere Oscuro”. Anche la serie “Harry Potter” di JK Rowling ha avuto 12 nomination tecniche su otto film e non ha mai vinto.
Mentre “Wonder Woman” ha compiuto uno sforzo superiore e potrebbe competere per uno dei tanti riconoscimenti artigianali, è difficile immaginare il film senza Gal Gadot e Chris Pine. Jenkins e i suoi due protagonisti hanno portato il film a casa con un alto grado di difficoltà. La Gadot interpreta una dolce, dura, bella, atletica, esotica, idealista, mai assurda e credibile dea amazzone che combatte per salvare il mondo dal Dio della guerra. E la star di Star Trek ha interpretato al meglio il ruolo del surrogato del pubblico, aiutando Wonder Woman a navigare nella nostra pazza cultura mentre dimostra le sue incredibili abilità, naturalmente innamorandosi di lei. Noi tutti lo abbiamo fatto.
I due attori sono a turno vulnerabili, sconcertati, confusi, autorevoli, affascinanti, seducenti, opportunisti, ansiosi, bisognosi e potenti.
La Thompson conclude augurandosi che, per la loro interpretazione i due attori possano ottenere una nomination nelle categorie “Migliore attrice” e “Miglior attore non protagonista”. Per il genere dei film di supereroi potrebbe essere un passo in avanti decisivo, ma anche l’ennesima conferma del cambiamento che questa pellicola sta portando avanti.
L’indecisione dei Marvel Studios
Dopo l’uscita nelle sale di Wonder Woman, gli occhi degli addetti ai lavori guardano ora ai Marvel Studios. La branca cinematografica della Casa delle Idee ha infatti dimostrato una forte indecisione nel portare le proprie eroine sul grande schermo negli ultimi anni, e questo nonostante il fatto di averne comunque introdotte molte nei propri film, anche se non in ruoli da protagoniste assolute.
L’uscita nel 2019 di Captain Marvel con Brie Larson cambierà certamente le cose, ma allo stesso tempo la dirigenza dei Marvel Studios potrebbe subire un ennesimo smacco se la Warner dovesse accelerare i tempi per Gotham City Sirens, che vedrà protagonista la bella Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn, affiancata da altre due criminali DC Comics.
Nel momento in cui scriviamo, il progetto non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma l’incarico della regia a David Ayer e il fatto che la Robbie si stia pian piano liberando dei tanti impegni acquisiti negli ultimi mesi, mentre altri (Marian e Mary Queen of Scots) sono ancora nelle fasi iniziali di pre-produzione, potrebbero significare che l’attrice, che di Gotham City Sirens è anche produttore, intenda accelerare significativamente i tempi.
Se la Warner Bros. dovesse infatti iniziare il resto del casting prima della fine dell’estate è possibile che la pellicola possa entrare in produzione a gennaio 2018 e quindi uscire nelle sale nel 2019. Una opzione di questo tipo sarebbe, se diventasse realtà, un doppio smacco per i Marvel Studios che non solo dovrebbero confrontarsi nella campagna marketing con un altro film di genere prettamente femminile, ma segnerebbe un ennesimo ritardo, portando la Warner a cementare la propria impronta su progetti standalone con donne come protagoniste.
La Warner potrebbe comunque puntare anche sull’annunciato Batgirl di Joss Whedon, che significherebbe un confronto inedito tra l’ex deus ex machina degli Avengers e la Marvel e avrebbe sicuramente molto più appeal presso il pubblico, proprio per via del nome del regista e sceneggiatore, dal punto di vista promozionale.
In entrambi i casi, l’indecisione dei Marvel Studios negli anni passati sul ruolo da dare alle proprie eroine sul grande schermo, si farebbe sentire ancora. Da questo punto di vista è innegabile che alcuni atteggiamenti all’interno della dirigenza abbiano di fatto rallentato la possibilità di tagliare il traguardo per primi. Nel 2015, quando molte mail tra Marvel e Sony diventarono pubbliche in seguito a un attacco hacker, emerse in maniera certa che Ike Perlmutter, figura chiave il cui ruolo è stato ridotto di recente all’interno dei Marvel Studios, frenò i possibili progetti standalone sulle eroine Marvel motivando il fatto che molti film del passato (Supergirl, Catwoman, ed Elektra) non avevano riscosso successo al box office.
Se la ristrutturazione che nel settembre di quello stesso anno vide Perlmutter lasciare i ruoli più significativi della major fosse avvenuta prima, Kevin Feige avrebbe potuto accelerare i piani riguardanti Captain Marvel, ma anche lo stesso presidente di produzione si è mostrato più di una volta abbastanza esitante nel dare alla Vedova Nera e alla sua interprete Scarlett Johansson la giusta ricompensa con un proprio film.
Secondo quanto riferito dal produttore Nate Moore nei giorni scorsi, una delle motivazioni sarebbe quello di mettere “la qualità davanti alla diversità”. Ma può la Marvel, da sempre megafono dei cambiamenti della società in campo fumettistico, arrivare in ritardo su un argomento così importante come il ruolo della donna al cinema?
The Flash verso gli Emmy
Da qualche giorno WB Television ha intrapreso una campagna “For Your Consideration” legata agli Emmy Awards, e riguardante la serie televisiva di The CW sul velocista scarlatto. La campagna in questione puntata a promuovere l’episodio musical di The Flash trasmesso poche settimane fa, e in particolare la canzone “Runnin’ Home To You“, cantata dall’attore Grant Gustin nel finale della puntata.
Proprio questa canzone, scritta da Benj Pasek e Justin Paul, punta alla categoria “Outstanding Original Music and Lyrics”, cosa inedita per una serie televisiva basata su un supereroe ma riflesso delle ottime recensioni ottenute dalla puntata.
Nuova serie animata dai creatori di Ben 10
La società di giocattoli Alpha Group USA sta collaborando con Man of Action Entertainment, che annovera la creazione dei personaggi di Ben 10 e Big Hero 6, su una nuova serie originale animata. Non sono stati annunciati ulteriori dettagli del progetto, ma Matthew Wexler di WexWorks Media è a bordo come produttore esecutivo.
Siamo entusiasti di collaborare con squadre creative di prima classe come Man of Action e WexWorks Media per sviluppare nuovi contenuti animati – ha dichiarato Brehan Maul, VP di Alpha Group US – Questo progetto rappresenta uno dei molti modi in cui ci stiamo avvicinando allo sviluppo animato e a cui ancoreremo la nostra vasta lista di contenuti di animazione.
Cinebrevi
La Warner Bros. Pictures ha promosso JP Richards a vice-presidente esecutivo del marketing globale e strategie dati. Richards supervisionerà le strategie sui dati e le metriche del pubblico che verranno applicate alle campagne marketing.
Prima di questa promozione, è stato responsabile del marketing digitale nel mondo e ha gestito le campagne per i film Suicide Squad e, recentemente, Wonder Woman.
Kinder ha dato via, nei giorni scorsi, a un concorso legato al film Spider-Man: Homecoming che andrà avanti fino al 31 luglio 2017. Trovate tutti i dettagli qui.